800 milioni: è la perdita di fatturato degli studi professionali e società di ingegneria e architettura
Stima dell’impatto della crisi Covid-19 sul comparto dei servizi professionali di ingegneria e architettura
Al termine di questa pandemia, le perdite per il settore degli studi professionali e per le società di ingegneria e architettura si potrebbe aggirare attorno agli 800milioni di euro. Perdite che rappresenterebbero una perdita di circa l’11 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. Le perdite salirebbero al 12 per cento se invece dei soli architetti e ingegneri considerassimo anche tutte le altre professionalità collegate.
Quanto sono verosimili questi dati cosi negativi?
Le stime sono state elaborate partendo da proiezioni relative al quadro macro economico. Dati che che mettono nero su bianco una possibile (ma molto probabile) flessione del Pil su base annuale calcolabile in almeno l’8%.
Le stime elaborate dal Centro Studi CNI ci dicono che la fase acuta della crisi partita alla fine di febbraio si è protratta per ora fino ai primi di maggio. Sicuramente, una volta allentate le misure restrittive il mercato delle costruzioni e delle progettazione riprenderanno il loro iter classico. Ripresa che comunque rimane in dubbio visto la possibilità di eventuali ricadute e quindi di futuri fenomeni di lockdown.
Dobbiamo comunque evidenziare come i dati indicati siano solo delle stime di massima e che la responsabilità del Covid potrebbe anche essere una semplice complicanza che è andata a installarsi su un quadro clinico già ampiamente compromesso.
Il settore delle progettazioni viveva un periodo di difficoltà già da prima dello scoppio dell’epidemia e dell’avvio delle misure di Lockdown.
Se le dinamiche lavorative e di fatturato degli ultimi anni fossero state migliori, oggi gli effetti del lockdown darebbero sicuramente meno preoccupazioni.
Crisi professionale e richiesta dei contributo di 600 euro
“Nel corso del mese di aprile 2020 sono stati quasi 83.000 gli iscritti ad Inarcassa che hanno scelto di fare richiesta dell’indennità di 600 euro. Un dato che ci fa ben comprendere quanto le difficoltà economiche stiano condizionando la vita dei liberi professionisti italiani.