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Smart City: intelligente, sostenibile e inclusiva, ENEA disegna la città del futuro

Un ecosistema nazionale delle città che fonde esperienze e tecnologie, architetture innovative e piattaforme ICT, dove tecnologie innovative integrano smart building e smart home, mobilità elettrica e rinnovabili e interagiscono con cittadini e amministratori attraverso nuovi linguaggi e indicatori, ma anche processi di “citizen engagement” e coworking per cogliere la sfida della Smart City.

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Un ecosistema nazionale delle città che fonde esperienze e tecnologie, architetture innovative e piattaforme ICT, dove tecnologie innovative integrano smart building e smart home, mobilità elettrica e rinnovabili e interagiscono con cittadini e amministratori attraverso nuovi linguaggi e indicatori, ma anche processi di “citizen engagement” e coworking per cogliere la sfida della Smart City.

EAI Smart CityE’ questa la strategia dell’ENEA per una città del futuro sempre più intelligente, sostenibile e inclusiva, tema centrale dell’ultimo numero del magazine ENEA “Energia, ambiente e innovazione” che verrà presentato il prossimo 26 giugno a Bologna durante il workshop “Building the Italian Smart City Ecosystem in the European Framework”, nell’ambito della iniziativa europea European Energy Research Alliance Joint Programme on Smart Cities, di cui ENEA è membro dell’Executive Committee dal 2010. Obiettivo dell’evento è promuovere l’integrazione tra sistemi urbani e nuovi approcci intelligenti nel design e nella gestione dei sistemi energetici delle città e definire una roadmap per la rigenerazione urbana comune a istituzioni, centri di ricerca, municipalità e imprese.

“Oggi oltre il 50% della popolazione mondiale – oltre 3 miliardi e mezzo di persone (il 75% solo in Europa) – vive stabilmente nelle città e il trend del fenomeno di urbanizzazione è in costante aumento: le città consumano fino all’80% dell’energia mondiale ma non basta: oltre il 50% dei rifiuti globali, il 75% di consumo di risorse naturali e l’80% delle emissioni di tutto il pianeta sono da attribuire alle città. In questo contesto lo sviluppo e la diffusione di città energeticamente sostenibili ed efficienti è una delle strade percorribili per far fronte alle grandi sfide urbane di questo secolo.

Dopo l’editoriale di Aurelio La Barbera e l’intervista a Franco Ferrarrotti, uno dei più grandi sociologhi urbani ed esperto di città, con queste parole di Nicola Tollin (International Program on Urban Resilience RESURBE del Recycling Cities Network RECNET e Unesco Chair on Sustainability della Technical University of Catalonia) si apre la sezione “Focus” dello Speciale “Energia, ambiente e innovazione”, con un’ampia panoramica sullo sviluppo sostenibile delle città attraverso le varie strategie internazionali in atto, come quelle individuate dagli obiettivi globali di sviluppo sostenibile, dalla nuova agenda delle città e dagli accordi di Parigi sul cambiamento climatico.

“ENEA è in prima linea per uno sviluppo tecnologico delle città che abbini integrazione e standardizzazione. Occorre avviare una rivoluzione che prima di essere tecnologica è culturale e organizzativa, un processo di condivisione dal basso e di allineamento progressivo in cui città istituzioni enti di ricerca e aziende crescono insieme con riferimenti comuni in un mercato finalmente aperto alla importazione ed esportazione delle tecnologie smart”, è il messaggio contenuto nell’articolo dell’ENEA dal titolo “Un percorso di convergenza nazionale sui progetto Smart City”, che passa in rassegna la strategia pioniera dell’Agenzia che fin dal 2010 apre ai primi progetti pilota in Italia “Smart Ring” a L’Aquila e “Smart Village” nel Centro ENEA Casaccia, basati su nuove tecnologie sensoristiche e ICT (smart building, info-mobilità, smart-grid) sempre più integrate, i cui risultati sono stati riversati in 12 progetti dimostrativi sviluppati in diverse aree urbane del nostro Paese.

Sempre nella sezione “Focus” anche un’interessante indagine condotta dall’ENEA in collaborazione con Università della Tuscia sul coworking, un nuovo modello di organizzazione del lavoro e di gestione degli spazi lavorativi che si sta diffondendo di pari passo con la trasformazione delle città con dati nazionali, tipologie di modelli e testimonianze che confermano come “questo nuovo fenomeno dai contorni ancora indefinibili, magmatico e in divenire” riesca a rispondere alla pluralità delle esigenze e alla complessità delle nuove città.

La rivista prosegue con “La Spezia 20.20: la città diventa smart” con il Masterplan nell’ambito della Strategia Europa 2020 sviluppato dalla città ligure per una visione condivisa e un nuovo approccio culturale che tocchi energia, mobilità, economia e government.

Un requisito fondamentale per lo sviluppo di piattaforme ICT per le Smart City è l’interoperabilità verso un’ottica di sistema,” è una delle proposte dell’Agenzia per un modello integrato di distretto urbano intelligente come la Smart City Platform, il Public Energy Living Lab. Alla transizione dalla “Smart City alla Smart Community” è invece dedicato lo studio dell’ENEA e dell’Associazione Mind Force e Periagogè per un incremento delle relazioni sociali finalizzato ad innalzare la qualità della vita dei cittadini con i vari progetti condotti da ENEA in Italia.

La rubrica continua con un articolo di Livio De Santoli dell’Università Sapienza di Roma sullo sviluppo di sistemi intelligenti per la decarbonizzazione dell’energia basati su tre smart grid: elettrica, termica e del gas, che opportunamente interconnesse e coordinate con accumulo elettrico e termico saranno in grado di soddisfare la domanda di energia.

La sezione “Focus” prosegue, tra l’altro, con un articolo sulla protezione delle infrastrutture critiche per il controllo del territorio, prioritaria per garantire servizi primari ai cittadini ma anche sicurezza e salvaguardia.

E ancora nell’ambito un articolo sull’economia circolare in ambito urbano per un incremento del ritorno delle risorse nell’economia del territorio con esempi di soluzioni tecnologiche per la chiusura dei cicli negli impianti di depurazione, compostaggio di comunità e simbiosi industriale, mentre sempre alla sostenibilità ambientale nelle smart city è dedicato l’articolo a firma ISPRA.

Occhi puntati anche sullo Smart Village del Centro ENEA Casaccia, il primo prototipo a livello nazionale che integra tutte le specifiche di un living lab realizzato in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Da non perdere poi l’articolo ENEA sulla Smart Agriculture nelle aree urbane del futuro con agricoltura intelligente e indoor, colture idroponiche, acquaponiche e aeroponiche.

La sezione focus si chiude con un approfondimento del rapporto tra smart city ed emergenze ambientali con gli strumenti strategici della valutazione epidemiologica e del risk assessment per conoscere le aree critiche della qualità dell’aria in Italia; “soluzioni innovative e strumenti finanziari per le Smart City”, un articolo per impiegare al meglio le diverse fonti di finanziamento europee e nazionali, ma anche una panoramica sulle società cosiddette “benefit” per migliorare l’ambiente sociale e naturale; spazio anche al ruolo dei servizi climatici per una resilienza urbana nel clima che cambia, per convertire i dati scientifici in informazioni operative per gli utilizzatori finali.

Nella rubrica “Quadro Internazionale” tre contributi di rilievo: l’articolo di C. Greer del NIST e di P. Clerici Maestosi di ENEA sugli approcci innovativi per la smart city e ancora i programmi di Ricerca e Sviluppo europei e i network per costruire un forte sistema europeo di scienza, tecnologia e innovazione, l’articolo di Oliver Lah del Wuppertal Institute for Climate Envirnment and Energy sul ruolo dei servizi urbani nell’ambito della “New Urban Agenda” mentre Thomas Hruschka Direttore sviluppo sostenibile della città di Vienna su un progetto innovativo per i servizi di protezione ambientale.

Nella rubrica “Punto&Contropunto” si contrappongono i punti di vista di Gianpiero Celata, direttore Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili e di Roberto Morabito, direttore Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA. Nella rubrica “Spazio Aperto” il contributo alla sostenibilità della fase “end of life” della filiera fotovoltaica dell’Università degli Studi di Salerno, il recupero dell’archivio storico dell’ENEA dell’Università Sapienza di Roma e per finire lo studio esplorativo dei sistemi di produzione dell’aria compressa per un sistema di benchmarking per le imprese energivore (ENEA, University of Cambridge, Università Tor Vergata, Università della Tuscia).

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