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Le 10 grandi lezioni di architettura di Frank Lloyd Wright

10 lezioni che Frank Lloyd Wright ha lasciato ai posteri. Dieci piccoli comandamenti d’architettura da leggere, stampare e appendere in studio.

Le 10 grandi lezioni di architettura di Frank Lloyd Wright
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Nato l’8 giugno 1867 a Richland Center nel Wisconsin, Frank Lloyd Wright non è solo uno dei più grandi architetti del mondo, ma è stato anche il più prolifico, controverso e stimolante. L’architetto Wright era uno scrittore, un collezionista d’arte, un filosofo oltre che un visionario e tutte queste inclinazioni hanno ispirato il suo approccio alla professione d’architetto.

I 10 “comandamenti” di Frank Lloyd Wright:

  1. Un architetto deve essere un profeta…
  2. Un grande architetto è, anche, un grande poeta.
  3. Tanti (stili) di case quanti sono i tipi di persone.
  4. Un edificio deve poter “crescere”
  5. Una casa non dovrebbe mai essere costruita su una collina …
  6. L’Architettura come anima della civiltà.
  7. Architettura libera
  8. L’architettura migliora il paesaggio
  9. Testimoniare le caratteristiche di una civiltà
  10. Arte e Architettura.
  11. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

10 lezioni che Frank Lloyd Wright ha lasciato ai posteri. Dieci piccoli comandamenti d’architettura da leggere, stampare e appendere in studio.

1. Un architetto deve essere un profeta…

“L’architetto deve essere un profeta… un profeta nel vero senso del termine… se non può vedere almeno dieci anni avanti non chiamatelo architetto.” Frank Lloyd Wright era chiaramente un visionario, un uomo in anticipo sui suoi tempi. Il design delle sue progettazioni sembrava anni luce in anticipo sui tempi e le persone spesso hanno avuto difficoltà a comprendere la sua visione dell’architettura. Anni dopo però il suo genio è stato riconosciuto e oggi buona parte delle costruzioni moderne sono realizzate grazie agli ideali di Wright.

2. Un grande architetto è, anche, un grande poeta.

“Ogni grande architetto è – necessariamente – un grande poeta. Deve essere un grande interprete originale del suo tempo, della sua giornata, della sua età”. Frank Lloyd Wright divenne noto per il suo stile architettonico, il Prairie che incorporava tetti bassi, grondaie sporgenti, un camino centrale e planimetrie aperte che, secondo lui, avrebbero dovuto rappresentare l’antidoto all’architettura confinata e chiusa dell’era vittoriana. Wright è conosciuto inoltre per aver dato i natali all’architettura organica.

3. Tanti (stili) di case quanti sono i tipi di persone.

Ci dovrebbero essere tanti (stili) di case quanti sono i tipi (stili) di persone e tante differenziazioni quanti sono i diversi individui. Un uomo che ha l’individualità ha diritto alla sua espressione e al proprio ambiente. Le opere di Frank Lloyd Wright hanno uno stile unico e individuale. Dei suoi vari stili, non esistono due case o edifici uguali.

4. Un edificio deve poter “crescere”

Una casa dovrebbe crescere dal suo sito di costruzione ed essere semplicemente modellato per armonizzarsi con l’ambiente circostante. Gli edifici costruiti dall’architetto Wright nella parte mediorientale degli Stati Uniti sono tra loro molto diversi per natura, stile e materiale rispetto agli edifici da lui progettati in Arizona, Los Angeles e Pennsylvania. Ogni stile è unico quanto diversa è la composizione del territorio su cui sorgono.

5. Una casa non dovrebbe mai essere costruita su una collina …

“Nessuna casa dovrebbe mai essere costruita su una collina, la casa dovrebbe essere della collina, deve appartenere a essa. La collina e la casa dovrebbero vivere insieme l’una più felice dell’altra”. Questo concetto risulta essere evidentissimo nella sua Architettura organica e l’esempio più caratteristico è probabilmente la celebre Fallingwater, dove costruito, acqua e terra si sono davvero fuse per diventare un unico elemento.

6. L’Architettura come anima della civiltà.

“Senza un’architettura non possiamo avere neppure un’anima della nostra civiltà.” Frank Lloyd Wright ha costruito e progettato i suoi edifici seguendo una precisa visione di quello che sarebbe stato il futuro. Wright vedeva, forse prima di altri, la necessità che le case fossero più fluide, più aperte, più vivibili.

7. Architettura libera

“Mi piacerebbe avere un’architettura libera. Mi piacerebbe vedere un’architettura che appartenga al posto dove la si vede e che possa essere un vantaggio per il paesaggio invece che una disgrazia.

8. L’architettura migliora il paesaggio

“Il buon edificio non è quello che danneggia il paesaggio, ma quello che rende il paesaggio più bello di quanto non fosse prima che l’edificio fosse costruito”. L’architettura di Wright era ed è sinonimo di linee pulite e semplicità. Il padre dell’architettura organica credeva fortemente che un edificio ben costruito dovesse essere complementare all’ambiente circostante.

9. Testimoniare le caratteristiche di una civiltà

“L’architettura è vita, o almeno è la vita stessa che prende forma e quindi è la testimonianza più vera della vita come è stata vissuta nel mondo ieri, come è vissuta oggi o come sarà vissuta domani.”

L’architettura per Wright è la testimonianza più forte e vera di come una civiltà ha vissuto e come si è evoluta. L’arte racconta la storia di una civiltà in un preciso momento, l’architettura invece racconta un passato, un presente e indica anche un futuro.

10. Arte e Architettura.

“L’arte madre è l’architettura.”. Il contributo più importante di Frank Lloyd Wright all’architettura, alle arti e alla società è senza dubbio la progettazione del Guggenheim Museum di New York. Con la progettazione di questo edificio, Wright ha aperto la strada a nuove tendenze e ha indicato una strada che viene percorso ancora oggi da migliaia di architetti e di artisti.

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