sabato, Ottobre 4, 2025
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Sicurezza sul lavoro

RLS il rappresentante che tutela i lavoratori e rafforza la sicurezza in azienda

Il ruolo dell’RLS nel mondo del lavoro: compiti, nomina, formazione obbligatoria e importanza nella prevenzione aziendale.

RLS
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Garantire la sicurezza sul lavoro non significa soltanto rispettare una norma, ma proteggere concretamente la vita e il benessere di chi opera ogni giorno all’interno delle aziende. Per questo motivo il legislatore ha previsto una figura specifica, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che ha il compito di dare voce ai dipendenti, monitorare i rischi e favorire un dialogo costante con il datore di lavoro. Il suo ruolo, troppo spesso sottovalutato, rappresenta invece un pilastro fondamentale per costruire ambienti di lavoro più sicuri e consapevoli, in cui la prevenzione non sia soltanto un obbligo, ma un impegno condiviso.

  1. Funzioni e compiti principali
  2. Ruolo consultivo, non decisionale
  3. Modalità di nomina e numero minimo
  4. Formazione obbligatoria
  5. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Il ruolo dell’RLS nel mondo del lavoro: compiti, nomina, formazione obbligatoria e importanza nella prevenzione aziendale.

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è una figura obbligatoria in tutte le imprese con almeno un dipendente. Viene eletto o designato direttamente dai lavoratori e ha il compito di rappresentarli di fronte al datore di lavoro nelle questioni legate alla sicurezza. Non è un ruolo simbolico, ma un punto di riferimento essenziale per la gestione del rischio e la promozione della cultura della prevenzione.

Funzioni e compiti principali

Formazione obbligatoria ha diverse funzioni chiave:

  • agisce come portavoce dei dipendenti;
  • collabora nell’individuazione dei rischi presenti in azienda;
  • partecipa all’elaborazione e all’attuazione delle misure di prevenzione;
  • formula osservazioni durante ispezioni o verifiche delle autorità;
  • riceve segnalazioni su infortuni o malattie professionali;
  • accede ai luoghi di lavoro per verificarne le condizioni, mantenendo sempre il segreto industriale.

Ruolo consultivo, non decisionale

È importante sottolineare che l’RLS non è responsabile dell’attuazione delle misure di sicurezza: tale obbligo resta in capo al datore di lavoro. Il suo è un ruolo consultivo e propositivo. Tuttavia, qualora assuma anche compiti operativi, può essere chiamato a rispondere penalmente secondo il principio di “effettività”.

Modalità di nomina e numero minimo

Le modalità di designazione variano a seconda della dimensione aziendale:

  • fino a 15 lavoratori, l’RLS viene scelto direttamente dai dipendenti o a livello territoriale;
  • oltre i 15 lavoratori, la nomina può avvenire tramite le RSU, o in mancanza con elezione diretta.

La normativa prevede un numero minimo: 1 RLS fino a 200 dipendenti, 3 da 201 a 1.000 e 6 oltre i 1.000 lavoratori. In assenza di nomina interna, subentra il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST).

Formazione obbligatoria

Un aspetto cruciale riguarda la formazione RLS. Il D.Lgs. 81/08 stabilisce un corso iniziale di almeno 32 ore, di cui 12 dedicate ai rischi specifici, e un aggiornamento annuale di 4 ore per le aziende fino a 50 lavoratori e 8 ore per quelle più grandi. L’azienda è tenuta a garantire il tempo e le risorse necessarie per permettere al rappresentante di svolgere le sue funzioni, pena sanzioni anche severe in caso di inadempienza.

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