Ponte di Bassano Monumento Nazionale ?
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia chiede a gran voce che il ponte di Bassano sia riconosciuto Monumento Nazionale
“Faccio appello a tutti i parlamentari veneti, e vicentini in particolare, perché facciano squadra e si impegnino perché il parlamento riconosca il Ponte di Bassano monumento nazionale. Invito i rappresentanti veneti alle Camere a superare a ogni forma di personalismo e differenziazione politica per tutelare un simbolo che è patrimonio culturale non solo del Veneto, ma dell’intero Paese”. Il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha ripreso la sua battaglia in difesa del ponte di legno degli alpini, affinché il ponte sia riconosciuto per legge monumento nazionale ”.
Un vero e proprio simbolo per tutta l’Italia, un capolavoro di ingegneria lignea che tracima da un importanza meramente regionale.
“Per salvare dal degrado e garantire l’avvio dell’intervento di restauro del Ponte di Bassano abbiamo fatto tutto il possibile” ricorda Zaia “impegnando un milione e 700 mila euro di risorse proprie del bilancio regionale sollecitando dell’impegno di donatori e sponsor privati e ottenendo dal Ministro per i beni culturali che il Ponte degli Alpini, nell’anno del centenario della Grande Guerra, fosse inserito nel piano strategico biennale dei grandi progetti finanziati dal Ministero. In questo modo siamo riusciti a garantire la copertura di quasi l’80 per cento dei 6 milioni di euro necessari per salvare dal degrado e dagli effetti del tempo il ponte ligneo palladiano. Il Ponte di Bassano appartiene alla storia e all’identità del nostro paese e merita di entrare nell’elenco dei monumenti nazionali, come la Basilica Palladiana, a garanzia di tutela, valorizzazione e in omaggio alla sua storia secolare. Mi auguro che il Parlamento sappia dimostrare la stessa attenzione e sensibilità che il ministro e la regione hanno riservato a questo capolavoro, opera dal più grande architetto veneto e teatro di pagine uniche della nostra storia”.
Storia e importanza del Ponte di Bassano
Le prime testimonianze sul ponte di Bassano risalgono al 1124. A cavalo dell’anno milla si rese infatti necessario costruire un ponte che collegasse le due sponde del Brenta per motivi di carattere economico, sociale e militare. Nel corso dei secoli fu più volte danneggiato e distrutto. Tra XIII e XIV secolo il ponte fu oggetto di contesa con i vicentini. Nel 1450 il ponte fu ricostruito ma già alla fine del secolo versava di nuovo in cattive condizioni. Nel 1510 fu incendiato dall’esercito francese in ritirata. Nel 1524 fu rifatto in pietra e nel 1531 in legno.
Quest’ultimo fu travolto da una piena nel 1567, e il progetto del ponte successivo fu affidato ad Andrea Palladio.
Il ponte Palladiano resistette fino alla metà del Settecento fino a quando fu nuovamente distrutto dalle acque del fiume e ricostruito nel 1750 ad opera di Bartolomeo Ferracina. Dal 1796 al 1813 il circondario di Bassano e il territorio veneto furono percorsi e saccheggiati nel corso di sei campagne militari. Durante le ultime due (1809, 1813) il ponte fu danneggiato e distrutto. Ricostruito tra il 1819 e il 1821, resistette fino al 1945 quando fu bombardato dagli alleati per danneggiare i traffici dei tedeschi. L’ultimo intervento fu realizzato dagli Alpini nel 1948.
Durante l’alluvione del 1966 fu danneggiato e negli anni successivi fu smontato e irrobustito. A partire dal 1990 sono periodicamente in atto lavori di consolidamento e restauro.