Gli architetti e gli ingegneri dipendenti pubblici possono richiedere il rimborso della tassa di iscrizione professionale?
Rimborso tassa di iscrizione all'Albo professionale per Architetti ed Ingegneri dipendenti pubblici: è dovuto o no?
Architetti e ingegneri, se dipendenti pubblici, possono richiedere il rimborso della tassa di iscrizione annuale ai loro albi di appartenenza? La risposta non è semplice, anzi.
Se partiamo dai principi enunciati per la categoria degli avvocati dalla Cassazione tramite sentenza del 16 aprile 2015, il rimborso vale per tutti gli albi professionali, e quindi anche per architetti e ingegneri italiani?
Secondo la sentenza il rimborso nei confronti dell’avvocato dell’ente locale avverrebbe in base al vincolo di esclusività e della funzionalità dell’iscrizione allo svolgimento dell’attività professionale nell’ambito di una prestazione di lavoro dipendente. Ciò si verifica in quanto l’ente locale è l’unico beneficiario dell’attività professionale, proprio su tale ente quindi, e non sul professionista, ricadrebbe secondo la Cassazione l’obbligo di pagamento della tassa di iscrizione.
A questo punto sembrerebbe scontato l’ampliamento interpretativo anche a favore degli altri albi professionali, ma cosi non è. Una diffusa giurisprudenza infatti sembra negare che tale interpretazione possa essere attribuita anche agli altri ordini professionali. Secondo giurisprudenza infatti il principio non può essere applicato anche a tali categorie professionali: i casi discussi e favorevoli per il dipendente riguardano infatti solo l’avvocatura, o meglio il diritto al rimborso della quota annuale di iscrizione all’Elenco speciale annesso all’Albo degli avvocati.
Stessa interpretazione viene rilasciata anche da parte della Corte dei Conti che con una delibera del 2008 ha negato il riconoscimento del rimborso della tassa di iscrizione ai relativi albi a dei tecnici comunali che avevano fatto ricorso.
Quella che si configura secondo le associazioni di categoria degli architetti e degli ingegneri è una palese violazione di un diritto costituzionale.
Sono infatti in tanti a chiedersi come sia possibile che da una parte esista, e venga riconosciuto, il diritto degli avvocati a vedersi rimborsare la tassa di iscrizione all’Albo, e dall’atra parte esista invece una sorta di contro diritto che nega tale riconoscimento a agli architetti (e ingegneri).