sabato, Novembre 23, 2024
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Professionisti

Troppi architetti, e troppo pochi hanno le capacità per stare sul mercato

Secondo il Royal Institute of British Architects la crisi degli architetti procede di pari passo alla mancanza di conoscenze per costruire ciò che viene progettato

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Le scuole di architettura non sarebbero in grado di formare gli architetti più adatti per il mondo del lavoro.

Ad affermarlo è stata una, polemica, ricerca del  Royal Institute of British Architects , che ha messo nero su bianco le principali storture delle scuole d’architettura del regno unito.

Secondo il sondaggio condotto dal Royal Institute of British Architects, ben il 74% degli studenti/neolaureati e l’81% dei datori di lavoro è convinto che per svolgere il ruolo di architetto sia necessaria prima una solida conoscenza teorica e successivamente una buona abilità pratica.

La maggior parte degli intervistati inoltre, sia che si tratta di studenti o di datori di lavoro, ritiene che gli studenti  e gli architetti già riconosciuti, non abbiano le conoscenze sufficienti per costruire ciò che progettano.

Un’accusa gravissima e dalla conseguenze che per alcuni potrebbero sfociare in vere e proprie querele.

In termini di competenze, l’indagine ha messo a nudo un vero e proprio gap generazionale nei confronti delle attitudini al disegno. Una differenza enorme con le vecchi generazioni di architetti.

Infatti, solo un terzo degli studenti e dei neo architetti intervistati considerano il disegno a mano una competenza auspicabile contro il 70% dei datori di lavoro. Tuttavia la conoscenza di CAD 2D e 3D è stata valutata molto positivamente da entrambi i gruppi, anzi la possibilità di svolgere corsi di formazione per l’apprendimento di Autocad è considerato come fondamentale per aumentare la preparazione delle nuove generazioni di architetti. Autocad ma non solo. Le nuove leve degli Architetti Italiani infatti, non possono assolutamente trascurare la conoscenza della modellazione 3D con il Software SketchUp

I due gruppi si trovano invece d’accordo sugli alti costi dei corsi.

Quasi tre quarti dei datori di lavoro e ben l’82% degli studenti e architetti laureati ha dichiarato che le tasse d’iscrizione sono troppo alte; quasi la metà degli studenti  pensa inoltre che i corsi siano troppo lunghi.

Una crisi che comunque sembra essere mitigata dal fatto che ben due terzi (sempre considerando il regno unito come delimitazione geografica) delle aziende dichiarano di aver assunto un professionista tecnico negli ultimi 12 mesi.

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