A Roccella per discutere di nuovo codice degli appalti
L’Ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Calabria ha discusso a Roccella sul nuovo codice degli appalti
Il nuovo codice degli appalti al centro del Convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria, ieri a Roccella Ionica. La normativa che promette di innovare profondamente il settore degli appalti pubblici è tuttora in corso di approvazione al Parlamento, e a sentire la maggioranza consentirà uno snellimento delle procedure con le quali oggi, sono gestiti i lavori pubblici.
All’incontro calabrese del 26 agosto hanno partecipato diversi ospiti di caratura nazionale, un parterre d’eccezione si potrebbe definire, a cominciare da Pierluigi Mantini, docente di diritto al Politecnico di Milano e membro della Commissione di Studio del Governo sul recepimento delle Direttive europee.
“ Il nuovo codice degli appalti contiene elementi importanti per consentire maggiore trasparenza e partecipazione alla concorrenza nelle gare delle commesse pubbliche”ha affermato il professor Mantini “ solamente consentendo l’accesso a un mercato aperto e concorrenziale anche alle piccole e medie imprese potremo aprire la strada verso un nuovo mercato degli appalti. In Italia c’è l’esigenza di una forte semplificazione normativa, in una settore che è considerato un enigmistica giuridica e rispetto al quale l’Italia deve adeguarsi, entro aprile 2016, all’Europa. Molti sono gli aspetti tecnici del nuovo codice degli appalti che però si apre a valutazioni di impatto sociale che garantiscono sul lavoro, sul rispetto dell’ambiente e sui tempi e l’efficacia degli interventi”.
Per Paolo Malara invece, Presidente dell’ordine degli Architetti della Provincia di Reggio Calabria “ il nuovo codice degli appalti è l’occasione per un’inversione di tendenza per ridare alla realizzazione delle opere pubbliche una visione strategica di trasformazioni di qualità della città e del territorio. Il testo pone l’accento sulla qualità del progetto, modificando le regole attuali, introducendo il Concorso di progettazione per le opere d’architettura, l’offerta più vantaggiosa in sostituzione del massimo ribasso per la scelta dei professionisti ai quali affidare un incarico e la limitazione dell’appalto integrato ai soli casi nei quali la componente tecnologica ha una prevalenza superiore al 70%. Inoltre va ripristinato il fondo di rotazione per la progettazione, indispensabile alle pubbliche amministrazioni per programmare la propria attività”.