venerdì, Marzo 29, 2024
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Ambiente

Abruzzo, ritirato progetto Di Matteo. La soddisfazione dell’Istituto nazionale urbanistica

La sezione Abruzzo e Molise dell’Istituto Nazionale di Urbanistica esprime soddisfazione per la decisione di ritirare il progetto di legge sul “governo, la tutela e l’uso del territorio”

Abruzzo, ritirato progetto Di Matteo. La soddisfazione dell’Inu
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La sezione Abruzzo e Molise dell’Istituto Nazionale di Urbanistica esprime soddisfazione per la decisione di ritirare il progetto di legge sul “governo, la tutela e l’uso del territorio”, che porta la firma del consigliere, già assessore, Donato Di Matteo, che era in procinto di essere discusso dal Consiglio regionale. L’Inu ritiene che il provvedimento avrebbe ridotto pericolosamente il ruolo della pianificazione nell’attività di governo del territorio e al contempo avrebbe dilatato il campo di operatività dell’Istituto dell’Accordo sia tra soggetti pubblici che tra questi e i privati.

Nel quadro che ne sarebbe conseguito, l’interesse pubblico sarebbe risultato fortemente indebolito visto che in uno scenario di dialogo alla pari tra operatori pubblici e operatori privati, senza un quadro di riferimenti e tutele normative, il pubblico generalmente sarebbe risultato soccombente. La qualità delle città e del territorio non può essere l’esito di accordi ma di una attività di progettazione di qualità volta a tradurre in spazio pubblico i nuovi diritti di cittadinanza dei quali nel progetto di legge non si fa cenno alcuno: tra questi l’accessibilità, la permeabilità, la sicurezza, la qualità ambientale.

Nel dettaglio l’approvazione del progetto di legge regionale avrebbe aperto infatti una stagione di notevoli incertezze per gli operatori e in particolare per le amministrazioni comunali che sarebbero state pressate da richieste di incentivi e facilitazioni che il provvedimento avrebbe distribuito generosamente agli immobiliaristi senza alcun riferimento certo.

L’Inu ritiene che non si possa liquidare la pianificazione tra permessi di costruire convenzionati, varianti non soggette ad approvazione, liberatorie per gli insediamenti commerciali, fuori dal territorio urbanizzato, e dall’altro non si possa sottrarre ai Comuni la possibilità di governare il proprio territorio centralizzando, in Regione, le procedure di autorizzazione.

L’Inu ha ribadito le proprie critiche e le proprie perplessità nel corso di un’audizione nella seconda Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”, presieduta dal consigliere Pierpaolo Pietrucci. E’ stato lo stesso Istituto a dovere richiedere di essere consultato, l’unico modo per esprimere le proprie osservazioni visto che il consigliere già assessore Di Matteo, nel percorso di redazione del provvedimento, non ha considerato necessario verificare e ascoltare i suggerimenti dell’Inu, nonostante la Regione Abruzzo sia ente associato all’Istituto dal 1975 e siano stati costanti, negli anni, il dialogo e la collaborazione tecnica.

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