Anci richiede di semplificare le procedure di autorizzazione paesaggistica
I casi in cui l’autorizzazione paesaggistica non è più necessaria. E quelli per i quali si può procedere avvalendosi della procedura semplificata.
I casi in cui l’autorizzazione paesaggistica non è più necessaria. E quelli per i quali si può procedere avvalendosi della procedura semplificata. Il tutto coordinato, fatte salve le leggi regionali, con le nuove norme che disciplinano l’autorizzazione degli interventi edilizi. E’ il contenuto del settimo quaderno tecnico dell’Anci, disponibile gratuitamente sul sito istituzionale dell’associazione.
Si tratta di un ulteriore strumento realizzato dall’Anci, a cura del vicesegretario generale Stefania Dota, per fornire alle amministrazioni locali gli strumenti utili a rendere realmente efficaci le principali novità in materia introdotte dal Dpr 31/2017.
Accanto alla descrizione dei procedimenti richiesti per le singole fattispecie di intervento, il volume contiene infatti anche tutta la modulistica necessaria come strumento di supporto per i Comuni e utile per la realizzazione di linee guida per operatori e cittadini, da pubblicare eventualmente sui siti istituzionali delle amministrazioni locali.
Dopo un’analisi approfondita dell’attuale quadro normativo sulla materia, il quaderno entra nel dettaglio individuando i casi, 31 per l’esattezza, in cui l’autorizzazione paesaggistica non è necessaria: gli interventi interni agli edifici, o quelli che comunque non comportano importanti modificazioni dell’aspetto esteriore degli edifici stessi. Successivamente vengono analizzati i casi per i quali è possibile avvalersi del procedimento semplificato (soprattutto opere di adeguamento antisismico ed efficientamento energetico), Completa il quadro l’operazione di raccordo tra le procedure per il rilascio delle autorizzazioni edilizie e le disposizioni per la tutela del paesaggio.