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Urbanistica

Architetture e luoghi della Misericordia: come il Giubileo influisce sull’architettura

Il Centro Studi Architettura e Liturgia e il Dipartimento di Architettura dell'Università G. D'Annunzio di Chieti-Pescara organizzano, venerdì 28 Ottobre 2016, il convegno di studi Architetture e luoghi della Misericordia.

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Il Centro Studi Architettura e Liturgia e il Dipartimento di Architettura dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara organizzano, venerdì 28 Ottobre 2016, il convegno di studi Architetture e luoghi della Misericordia.. L’evento vuole essere una riflessione sul Giubileo, da sempre occasione propizia per realizzare grandi opere architettoniche che, storicamente, hanno inciso sullo sviluppo sia dell’Urbe che dei territori interessati dai pellegrini diretti a Roma.

Parteciperanno alla conferenza grandi personalità in ambito ecclesiastico e architettonico. Si segnala, in particolare, la presenza di Mario Botta, architetto e professore ordinario presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio.

Il convegno nasce in concomitanza con il Giubileo della Misericordia indetto per il 2016 da Papa Francesco e si concentra sulle possibilità di sviluppo economico, culturale, sociale e urbanistico che l’evento, come dimostra la storia, potrebbe portare sia per la città di Roma, sia per i territori che spesso diventano le mete dei pellegrini di passaggio.

Proprio per la necessità di accogliere l’incessante flusso dei fedeli diretti verso la città del Vaticano, i giubilei hanno spinto, nel corso degli anni, alla costruzione di strutture di collegamento, di ponti, di ospedali e, ovviamente, di nuovi edifici di culto. Il fenomeno più diffuso, tuttavia, è sicuramente quello del restauro e del rinnovamento monumentale avviato dai grandi pontefici e consistente in rifacimenti di facciate, decorazioni delle grandi cupole delle chiese e realizzazione di monumentali accessi ai luoghi di culto. È il caso, per fare un esempio, del colonnato di Bernini che incornicia la Basilica di San Pietro, realizzato in occasione dell’Anno Santo del 1675.

Nella città di Roma, in particolare, l’arte e l’architettura legate alla religione hanno preso forma e consistenza monumentale, hanno raccolto e tramandato le tracce dei testimoni della fede perché fossero ben visibili ai pellegrini futuri.

In questo contesto l’arte e l’architettura sono diventate parte integrante del percorso del pellegrino alla ricerca del senso della sua fede e della redenzione per mezzo di essa. 

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