Art bonus ancora nel limbo giuridico
Art bonus: senza decreto attuativo nessun credito di imposta
“Ancora una volta nel nostro Paese la burocrazia ostacola lo sviluppo e la capacità di innovazione che la politica mette in campo. L’art bonus sul credito di imposta del 30% per gli investimenti destinati a riqualificare e rendere più accessibili le strutture ricettive è ancora al palo, perché manca il relativo decreto attuativo. Si tratta di una misura attesa per la ripresa economica e il rilancio dell’occupazione, sulla quale le imprese turistiche avevano fatto affidamento già dal settembre scorso e che era stata finanziata con 20 milioni di euro per il 2015”.
Una situazione che può ben essere definita ridicola.
Il 29 luglio 2014 il Parlamento ha convertito in legge il decreto del governo sull’art bonus, che prevedeva misure importanti per i beni culturali e le strutture turistiche del nostro Paese, tra le quali il 30% di credito di imposta per gli investimenti destinati a modernizzare, digitalizzare e rendere più accessibili alberghi e strutture ricettive. Eppure il decreto attuativo riguardante proprio quest’ultima norma non è stato ancora varato perché sul testo, messo a punto dal ministero dei Beni culturali, è necessario il concerto dei ministeri dell’Economia e delle Finanze, dei Trasporti e dello Sviluppo economico.
Un ritardo che sta creando non pochi problemi e intralciando la possibile ripresa del settore delle costruzioni
In aggiunta al credito del 30% per ristrutturazione la norma art bonus prevede che, per i periodi di imposta 2015, 2016 e 2017 agli esercizi ricettivi singoli o aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 30% dei costi sostenuti per investimenti e attività di sviluppo, fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro nei periodi di imposta sopra indicati, e comunque fino all’esaurimento dell’importo massimo di 15 milioni di euro per ciascuno dei periodi d’imposta dal 2015 al 2019.
“Al termine dell’iter ministeriale che, si spera, porterà alla definitiva approvazione della norma che regola l’art bonus sono inoltre previste la convocazione della Conferenza Stato-Regioni e l’autorizzazione della Corte dei conti e, solo dopo, la pubblicazione in Gazzetta.
Step burocratici che fanno dubitare che la data per avere finalmente attivo l’art bonus su tutto il territorio nazionale possa slittare al 2016.