Assicurazioni professionali: quale polizza scegliere?
Stilato dagli architetti mantovani un vademecum che aiuterà a districarsi nel panorama delle assicurazioni professionali.
Sono trascorsi oramai quasi due anni dalla tanto discussa riforma delle pensioni che ha introdotto per i professionisti l’obbligo di dotarsi di assicurazioni professionali adeguate.L’assicurazione secondo le previsioni normative avrebbe o dovrebbe servire ad attenuare i rischi di una responsabilità civile e a tutelare i consumatori.
Ma i professionisti italiani come si rapportano all’obbligo delle assicurazioni professionali?
A distanza di quasi due anni dalla Riforma delle Professioni rimangono le difficoltà di confrontare e scegliere fra le numerose polizze proposte sul mercato. Per questo l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Mantova ha diffuso un documento ufficiale con cui cerca di fare almeno in parte chiarezza sulla “responsabilità civile del professionista”
Il documento sulla assicurazioni professionali, parte da una riflessione sui fondamenti normativi e giurisprudenziali e chiarisce il significato stesso di ‘responsabilità civile’. Individua inoltre gli interlocutori a cui il professionista può rivolgersi per essere tutelato.
Ma quali dettagli deve obbligatoriamente possedere le polizze assicurative professionali?
Il Cnappc specifica che sarebbe sempre opportuno identificare esattamente quali sono i danni, involontariamente cagionati, dal professionista, per i quali la compagnia si obbliga a tenerlo indenne per:
danni a Terzi
danni al Committente ; distinguendoli, in caso: a) per morte, per lesioni personali e per danni a cose, b) per danni ad opere progettate e/o dirette, c) per danni patrimoniali
Le linee guida del CNAPPC prevedono inoltre che la polizza tipo delle assicurazioni professionali sia del tipo “All risks”, ovvero con copertura anche dei rischi non espressamente menzionati nel contratto di assicurazione.
In ogni caso, è opportuno valutare tutte le proposte con molta attenzione per capire su quale base di rischio è stato commisurato il premio richiesto, in quanto “difficilmente la compagnia accetterà di sostenere un rischio non compreso tra quelli valutati in origine per determinare il premio”.