Bonus barriere architettoniche. Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate
Calcolo della detrazione 75% per l'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici con accesso comune: chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

In tema di agevolazioni fiscali, uno dei dubbi più frequenti riguarda il calcolo del bonus del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche, soprattutto nei casi in cui si interviene su più edifici con accessi condivisi. L’Agenzia delle Entrate, con un recente chiarimento, ha risolto una situazione specifica, offrendo indicazioni utili per interpretare correttamente la normativa e individuare il tetto massimo di spesa detraibile.
Calcolo della detrazione 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici con accesso comune: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’eliminazione delle barriere architettoniche è incentivata in Italia attraverso una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati a migliorare l’accessibilità degli immobili. Tuttavia, il tetto massimo di spesa su cui applicare questa detrazione varia in base alle caratteristiche specifiche dell’edificio interessato.
Recentemente, l’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 89/2025, ha fornito chiarimenti riguardo al calcolo del limite di spesa in situazioni particolari, come nel caso di due edifici distinti che condividono un unico accesso.
Il caso specifico: due edifici con accesso comune
Un contribuente, proprietario di un complesso immobiliare composto da due fabbricati distinti e autonomi dal punto di vista catastale—uno classificato come B/5 (scuole, laboratori scientifici) e l’altro come C/6 (stalle, scuderie, rimesse e autorimesse)—entrambi serviti da un unico accesso pedonale comune, ha pianificato interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Questi interventi comprendono la realizzazione di percorsi esterni accessibili e l’automazione dei cancelli. Il proprietario ha chiesto all’Agenzia delle Entrate su quale limite di spesa calcolare la detrazione del 75%.
Determinazione dei tetti di spesa per la detrazione
Secondo la normativa vigente, la detrazione del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche si applica su un ammontare complessivo di spesa non superiore a:
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari funzionalmente indipendenti con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici composti da 2 a 8 unità;
- 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici con più di 8 unità.
Il contribuente riteneva di rientrare nel secondo caso, considerando i due fabbricati come un unico edificio composto da due unità immobiliari, e quindi di avere diritto a un tetto di spesa di 80.000 euro (40.000 euro moltiplicati per 2).
Chiarimento dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha precisato che, poiché i due fabbricati sono distinti e autonomi dal punto di vista catastale, ciascuno deve essere considerato come una singola unità immobiliare. Pertanto, il limite di spesa applicabile è di 50.000 euro per ciascun edificio, indipendentemente dal fatto che condividano un unico accesso comune. Di conseguenza, il proprietario può calcolare la detrazione del 75% su un totale di 100.000 euro (50.000 euro per ciascun edificio).
Interventi agevolabili e modifiche normative
L’Agenzia ha inoltre confermato che gli interventi previsti dal contribuente, ovvero la realizzazione di percorsi esterni e l’automazione dei cancelli, sono agevolabili con la detrazione del 75%. È importante notare che il Decreto-Legge n. 212/2023, entrato in vigore il 30 dicembre 2023, ha limitato l’ambito degli interventi agevolabili, escludendo lavori come l’automazione di impianti, la sostituzione di pavimenti, porte e infissi esterni. Tuttavia, poiché la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) per gli interventi in questione è stata presentata a settembre 2023, prima dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni, il contribuente può beneficiare della detrazione del 75% per tutti gli interventi programmati.