Clima: ENEA, primo “vertice” di esperti in Italia su cambiamenti climatici e variazione del livello del Mediterraneo
Nel corso del workshop i ricercatori si sono confrontati su dati storici delle variazioni del livello del mare, deformazione tettonica, gestione delle aree costiere ed effetto dello scioglimento dei ghiacci sulla circolazione marina e sulla deformazione elastica della crosta terrestre
Gli studi più recenti sull’innalzamento del livello del Mar Mediterraneo legato ai cambiamenti climatici sono stati al centro, il 5 e 6 luglio, del primo workshop sul tema in Italia, nel corso del quale sono stati diffusi anche nuovi dati sulla situazione delle coste italiane più esposte al rischio inondazione.
Oltre a rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, hanno partecipato all’evento i principali professori e ricercatori nazionali che lavorano in Italia e all’estero provenienti da Massachusetts Institute of Technology, ENEA, CNR, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e da diverse Università.
“Con questo workshop abbiamo inteso principalmente promuovere un approccio multidisciplinare allo studio dell’innalzamento del Mediterraneo, collegando ricerche di oceanografia, geologia, geofisica e scienze costiere applicate”, sottolinea Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio ENEA di “Modellistica climatica e impatti”.
Nel corso del workshop i ricercatori hanno avuto modo di confrontarsi su dati storici delle variazioni del livello del mare, deformazione tettonica, gestione delle aree costiere ed effetto dello scioglimento dei ghiacci sulla circolazione marina e sulla deformazione elastica della crosta terrestre.
Al termine della due-giorni si è poi svolta una tavola rotonda coordinata dalla giornalista Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia e conduttrice di Linea blu in onda su Rai1.
L’evento è stato patrocinato dal Programma mondiale di ricerca sul clima (WCRP – World Climate Research Programme), Alleanza Europea per la Ricerca sul Clima (ECRA) e Istituto Europeo per l’Innovazione e Tecnologia (EIT Climate-KIC).