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Ambiente

CNAPPC e Legambiente: “Buon passo verso il giusto rilancio dell’edilizia in Italia”

Il Consiglio nazionale architetti (CNAPPC) e Legambiente esprimono la loro soddisfazione per l’approvazione da parte della Camera dell’emendamento pro ECOBONUS

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Il Consiglio nazionale architetti (CNAPPC) e Legambiente esprimono la loro soddisfazione per l’approvazione da parte della Camera dell’emendamento che rende possibile l’accesso all’Ecobonus per la riqualificazione energetica dei condomini, nato da una comune proposta al Ministro Delrio e al Parlamento, superando i problemi di accesso da parte delle famiglie. L’intervento va infatti nella direzione di rilancio del settore edilizio e degli obiettivi previsti dall’accordo trovato a Parigi nella COP21 su energia e cambiamenti climatici.

“E’ una buona notizia l’approvazione dell’emendamento perché affronta la vera priorità per il rilancio dell’edilizia in Italia” ha commentato Edoardo Zanchini vicepresidente nazionale Legambiente “che è la rigenerazione del patrimonio edilizio e in particolare di quello condominiale, che riguarda oltre 20 milioni di cittadini e dove fino ad oggi è stato quasi impossibile intervenire per aiutare le famiglie a risparmiare sulle bollette, aumentando la sicurezza e la vivibilità degli edifici. Ora serve continuare in questa direzione con la stabilizzazione degli incentivi e la semplificazione di tutti gli interventi che permettono di riqualificare l’edilizia italiana”.

 Cnappc e Legambiente esprimono anche soddisfazione per il programma straordinario di riqualificazione urbana e delle periferie, varato in Stabilità con 500 milioni, per la rigenerazione urbana e degli edifici che, si augurano,  sia solo l’incipit di un processo a lungo termine, capace di integrare progetti e risorse che eviti, come invece è stato nel passato, finanziamenti a pioggia e progetti senza attenzione alla qualità degli interventi.

 La costituzione di un nucleo di valutazione presso Palazzo Chigi sembra rispondere alle richieste più volte fatte da CNAPPC e Legambiente di delegare a persone competenti e di alto profilo la selezione dei progetti, uscendo dalla logica burocratica delle commissioni interministeriali.

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