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Confartigianato a confronto con il Premier Conte: puntare a investimenti, clausole salvaguardia non siano dogma

Il Presidente di Confartigianato è favorevole alla flat tax, da applicare a tutti i soggetti Irpef e chiede che le risorse recuperate dall’evasione fiscale siano usate per ridurre il peso del fisco sui soggetti che le tasse le pagano.

Confartigianato a confronto con il Premier Conte: resoconto
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“Una manovra economica espansiva, ispirata al principio ‘lo sviluppo delle imprese è lo sviluppo del Paese’, che punti sugli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, corredata dal coraggio di rimuovere gli ostacoli che frenano la realizzazione delle opere necessarie a modernizzare l’Italia”. La sollecita il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’incontro di oggi a Palazzo Chigi tra il Premier e le Organizzazioni imprenditoriali.

Secondo il Presidente Merletti, che ha partecipato all’incontro insieme con il Segretario Generale Cesare Fumagalli, “il disinnesco delle clausole di salvaguardia non deve essere un dogma e alla sterilizzazione delle aliquote Iva non si può dedicare ancora la parte prevalente della manovra di bilancio, e si può pensare ad una rimodulazione delle tabelle Iva con le dovute cautele”.

Il Presidente di Confartigianato è favorevole alla flat tax, da applicare a tutti i soggetti Irpef e chiede che “le risorse recuperate dall’evasione fiscale siano usate per ridurre il peso del fisco sui soggetti che le tasse le pagano”.

Merletti ha poi sollecitato la riduzione della burocrazia fiscale, a fronte dell’introduzione della fattura elettronica, e del peso del fisco sulla bolletta energetica delle piccole imprese attraverso la equa redistribuzione degli oneri generali di sistema. Ha inoltre sottolineato la necessità di rifinanziare e rendere stabili misure e incentivi che hanno funzionato, come l’iper e il super ammortamento e la formazione 4.0, e l’introduzione di incentivi e strumenti specifici, come i “voucher digitalizzazione”, che possano traghettare le imprese verso forme sempre più evolute di ricerca e innovazione.

Secondo quanto emerso dal confronto con le parti sociali, il piano del Governo per il taglio delle tasse non sarà pronto prima di settembre. Solo dopo l’estate, infatti, l’Esecutivo presenterà alle parti sociali delle “proposte concrete”, che siano di rimodulazione dell’Irpef, di introduzione della flat tax o di riduzione del cuneo fiscale. Tutte ipotesi da far confluire in manovra e che potranno essere accompagnate anche da un nuovo ‘piano casa’ e, forse, anche da un ‘piano green’ di revisione dei sussidi dannosi per l’ambiente. La manovra sarà “espansiva e condivisa” ha fatto sapere Conte, spiegando la ratio della tre giorni di approfondimenti iniziata oggi con il capitolo fisco, che proseguirà poi fino a inizio agosto con un focus sul piano per il Sud e su lavoro e welfare.

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