COVID-19, vertice a tre (Cappochin, Zambrano e Santoro) per il futuro di architetti e ingegneri
I presidenti si sono impegnati a presentare al Governo ulteriori provvedimenti finanziari per assicurare la sopravvivenza degli studi professionali con azioni straordinarie di sostegno.
I presidenti, del Consiglio Nazionale degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori (CNAPPC) Giuseppe Cappochin, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), Armando Zambrano e di Inarcassa Giuseppe Santoro, si sono riuniti alcuni giorni fa in streaming per definire e mettere a fattor comune ulteriori iniziative in difesa delle due categorie professionali.
In un quadro di estrema criticità, di cui mal si intravedono i confini temporali, la stretta collaborazione tra CNI, CNAPPC ed INARCASSA rappresenta il mezzo indispensabile per offrire un futuro lavorativo e previdenziale agli uomini, alle donne e ai giovani architetti e ingegneri che ogni giorno si misurano con le crescenti difficoltà create dalla pandemia da coronavirus.
Durante il lungo e cordiale incontro – condividendo i valori etici, morali e professionali che da sempre reggono l’operato degli ingegneri e degli architetti d’Italia – i presidenti si sono impegnati a presentare al Governo ulteriori provvedimenti finanziari per assicurare la sopravvivenza degli studi professionali con azioni straordinarie di sostegno.
Contestualmente, nell’ambito del recente stanziamento di 100 milioni di euro messo in campo da Inarcassa, a garantire tutti gli interventi necessari di assistenza per i liberi professionisti iscritti all’Ente.
I presidenti Zambrano, Cappochin e Santoro torneranno ad incontrarsi a stretto giro per verificare i passaggi effettuati, ognuno per la propria parte di competenza, e proseguire in quello che dovrà essere un work in progress strategico per i mesi a venire.
Il presidente Cappocchin intanto a anche fatto recentemente il punto sulla interlocuzione che è in atto con i Presidenti delle Professioni riunite nella RTP, con quelle aderenti al CUP così come con i vertici del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili.
Sono state illustrate tutte le iniziative adottate riguardo alla necessità di estendere ai professionisti – che ne sono finora esclusi – i provvedimenti di emergenza dei quali sono destinatarie altre categorie.
L’incontro ha consentito di mettere a fuoco alcune strategie fondamentali da mettere in campo dopo il superamento del periodo di emergenza, per consentire all’intera categoria di farsi trovare pronta quando gli effetti della recessione si faranno sentire, ma anche per essere all’altezza nel fornire contributi utili per la ripartenza dell’economia del paese.
Per poter dare delle risposte immediate ai Consigli degli Ordini che gestiscono in prima linea i rapporti con gli iscritti la riunione ha affrontato molti aspetti operativi inerenti i servizi essenziali erogati dalle segreterie degli Ordini che non possono fermarsi (iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti) e sullo svolgimento dei Consigli a distanza.