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Ddl lavoro autonomo: Stella incontra Sacconi

Ddl lavoro autonomo, vertice a Roma tra il presidente della Commissione Lavoro del Senato e il presidente di Confprofessioni. Al centro dei colloqui: Contratti di rete, centri per l’impiego e deducibilità dei contributi.

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Ddl lavoro autonomo, vertice a Roma tra il presidente della Commissione Lavoro del Senato e il presidente di Confprofessioni. Contratti di rete estesi ai liberi professionisti, centri per l’impiego e deducibilità dei contributi volontari versati agli enti bilaterali. Sono questi alcuni temi affrontati lo scorso 20 luglio dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, durante un incontro con il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi.

Al centro dei colloqui i temi di interesse del comparto delle libere professioni e, in particolare, il Ddl sul lavoro autonomo attualmente all’esame di Palazzo Madama. Un provvedimento che, secondo Stella, “rappresenta una straordinaria occasione per il rilancio del comparto professionale, dopo una lunga stagione segnata da misure fiscali sfavorevoli e da provvedimenti di riforma complessi e spesso punitivi”.

Entrando nello specifico del Jobs act degli autonomi, il presidente di Confprofessioni ha sottolineato la necessità di “includere i liberi professionisti nel sistema del contratto di rete per dotare la categoria di uno strumento agile e dinamico, utile soprattutto per intercettare le occasioni dischiuse dalla apertura ai bandi europei e nazionali”. E in tale direzione va anche un emendamento del relatore Sacconi, al quale Confprofessioni ha manifestato il pieno appoggio.

Allo stesso modo, Stella ha ricordato l’esigenza di coinvolgere le associazioni delle professioni ordinistiche tra i soggetti che possono stipulare convenzioni con gli sportelli del lavoro autonomo che verranno costituiti nell’ambito dei centri per l’impiego.

 

Un’altra proposta lanciata da Confprofessioni è quella che prevede a deducibilità nel limite di 250 euro annui, dei contributi volontari versati a favore degli enti bilaterali previsti dal Ccnl di settore o altre forme mutualistiche che erogano prestazioni di assistenza sanitaria. Piena sintonia tra Sacconi e Stella anche sulla necessità di una vera semplificazione per gli studi professionali. Sacconi ha posto l’accento sul tema della sussidiarietà e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Temi che trovano l’appoggio di Confprofessioni che, tuttavia, auspica un coinvolgimento delle rappresentanze del mondo professionale nella fase di attuazione degli interventi da parte del Governo.

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