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Urbanistica

Delibera Cipe per il bando periferie

La delibera Cipe va ad erogare 798,17 milioni di Fondi Fsc 2014-2020 al finanziamento di tutti i progetti inclusi nella graduatoria pubblicata a Dicembre 2016.

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Sulla Gazzetta ufficiale n. 147 del 26 Giugno 2017 è stata pubblicata la Delibera del 3 Marzo 2017 del Comitato interministeriale per la programmazione economica recante “Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014 – 2020. Assegnazione di risorse al Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”, ai sensi dell’art. 1 comma 141, legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di bilancio 2017). (Delibera n. 2/2017)”.

La delibera Cipe va ad erogare 798,17 milioni di Fondi Fsc 2014-2020 al finanziamento di tutti i progetti inclusi nella graduatoria pubblicata a Dicembre 2016.

Come ricordato precedentemente, nel mese di Novembre 2016, la Presidenza del Consiglio aveva dato l’assenso al finanziamento totale di tutti i progetti inerenti alla riqualificazione urbana presentati dalle Città metropolitane e dai Comuni capoluogo nell’ ambito del bando periferie. Erano perciò stati stanziati 1,6 miliardi di euro che andavano a sommarsi ai 500 milioni già previsti nella Legge di stabilità 2016. Il provvedimento era stato deciso poichè la somma erogata precedentemente si era rivelata insufficiente in quanto gli Enti locali avevano presentato progetti per un valore di oltre 2,1 miliardi di euro. Successivamente, la Conferenza unificata, ha approvato il bando rimodulando le procedure e requisiti di presentazione di progetti per la riqualificazione delle periferie dando la possibilità di presentare anche uno studio di fattibilità o progetto preliminare a condizione che i soggetti proponenti si impegnano ad avvallare entro 60 giorni dalla sottoscrizione il relativo progetto esecutivo.

Viene evidenziato che gli interventi in opera potevano riguardare i seguenti casi:

  • miglioramento della qualità del decoro urbano;

  • manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti;

  • accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di residenza urbana;

  • potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano;

  • mobilità sostenibile e adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

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