“Concepire ambienti, sistemi, prodotti e servizi fruibili in modo autonomo da parte di persone con esigenze e abilità diversificate, coinvolgendo la diversità umana nel processo progettuale”. Sono i principi alla base di Design for All, l’iniziativa che punta a diffondere un approccio progettuale incentrato sul concetto di inclusione.
Dal 1° dicembre è on line il sito www.archidiversity.it in cui si racconta tramite video e documenti il work in progress dei nuovi progetti improntati a tali criteri.
In un recente incontro tra Luigi Bandini Buti e Rodrigo Rodriquez, membri della Commissione del Marchio di Qualità Design for All, si è infatti pensato di estendere l’iniziativa a nuove tipologie architettoniche, proponendo ad altri progettisti di aderire.
Nasce così Archidiversity, cui hanno aderito nove diversi studi di eccellenza milanesi: Stefano Boeri Architetti; Giulio Ceppi/Total Tool; Citterio-Viel & Partners; Michele De Lucchi/Amdl; Obr Paolo Brescia e Tommaso Principi; Park Associati; Progetto Cmr Massimo Roj Architects; Studio di architettura Luca Scacchetti; Matteo Thun e Luca Colombo.
Tutti i professionisti si sono resi disponibili a declinare secondo i principi del DfA un loro progetto in corso o che stia per partire, sia a Milano (Triennale, Università Bocconi) che altrove (Aeroporto di Doha in Qatar, waterfront di La Maddalena). I prossimi appuntamenti si svolgeranno il prossimo aprile, in occasione della Milano Design week e della XXI Triennale, con una mostra e convegni dedicati a promuovere l’approccio progettuale “inclusivo”.