Come Diventare Amministratore di Condominio: la Guida Completa di unionearchitetti
Scopri con la guida di unionearchitetti come diventare amministratore di condominio: cosa fa, come lo fa, e quanto lo fa.
Come diventare amministratore condominio? Dopo decenni dove la figura dell’amministratore di condominio ha vissuto in una sorta di limbo giuridico professionale, negli ultimi anni gli amministratori condominiali hanno acquisito una propria figura professionale ben definita.
Rispondere oggi alla domanda su come diventare amministratore condominiale è quindi possibile in maniera scientifica e burocratica.
Ma cerchiamo di andare con ordine. La figura dell’amministratore di condominio cosi come oggi la conosciamo è stata meglio regolamentata a partire dal 2012, quando con la pubblicazione della Legge n. 220 (11.12.2012) si è messa mano alla tanto attesa riforma del condominio.
Quali sono le mansioni e le competenze di un amministratore di condominio alla luce della riforma del condominio del 2012?
L’Amministratore di Condominio, per definizione, si occupa di gestire stabili ed edifici in maniera efficace. Per gestire gli immobile a lui affidati deve occuparsi della gestione della documentazione legale e fiscale e tenere conto degli interventi che in un condominio devono essere eseguite periodicamente.
Nel dettaglio, punto per punto, un amministratore condominiale deve :
- gestire le parti comuni di un edificio e rappresentare gli stessi condomini;
- gestire l’uso delle parti comuni di un condominio;
- far rispettare, modificare e “scrivere” il regolamento condominiale;
- riscuotere quote condominiali e seguire la corretta attività ordinaria e straordinaria;
- far rispettare le deliberazioni dell’assemblea condominiale
- pagare gli adempimenti condominiali
- tenere cura dei verbali dell’assemblea e dei registri contabili
Quanto rimane in carica la figura dell’amministratore condominiale?
L’amministratore di condominio rimane in carica per un anno e rimane automaticamente in carica per il secondo anno se non dimostra palesemente la volontà di recedere dal contratto o nel caso in cui l’assemblea condominiale non deliberi per eleggere un nuovo amministratore di condominio.
Il ruolo di amministratore di condominio comunque può essere revocato in qualunque momento dall’assemblea dei condomini, ma in questo caso deve essere giustificata espressamente, cosi come previsto anche dall’articolo 1129 del Codice Civile.
Ma veniamo ora alla domanda principale del nostro articolo. Come diventare amministratore di condominio!
Fino a pochi anni fa per diventare amministratore di condominio non erano richieste specifiche competenze ne titoli di studio. Come abbiamo già visto però, con la pubblicazione della Legge 220 del 2012 l’accesso alla professione di amministratore di condominio è regolata dalla partecipazione a corsi di formazione riconosciuti e qualificanti.
Il corso base che deve essere seguito per diventare amministratore di condominio ha una durata di 72 ore, al quale deve seguire un aggiornamento periodico decretato dall’articolo 5° comma 2° del Decreto Ministeriale del 13 Agosto 2014 n°140 che letto testualmente dispone che: “gli obblighi formativi di aggiornamento hanno una cadenza annuale. Il corso di aggiornamento ha una durata di almeno 15 ore, deve essere svolta annualmente, e riguarda elementi in materia di amministrazione condominiale, in relazione all’evoluzione normativa, giurisprudenziale e alla risoluzione di casi teorico-pratici”.
Aggiornamento formazione professionale Amministratori di Condominio via telematica.
Il decreto ministeriale 13 agosto 2014 stabilisce che la formazione professionale degli Amministratori di Condominio può essere svolta anche attraverso l’uso degli strumenti digitali e al mezzo telematico, ad eccezione dell’esame finale che deve sempre essere svolta in presenza in una sede individuata preventivamente.