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È Duilio Senesi il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze. È vicepresidente uscente dell’Ordine e succede a Serena Biancalani nel ruolo di presidente.

Uno dei primi impegni del nuovo presidente sarà la partecipazione al Forum permanente sull’urbanistica lanciato in occasione dell’ultimo incontro che si è tenuto alla Palazzina Reale.

Duilio Senesi è il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze
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È Duilio Senesi il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze. È vicepresidente uscente dell’Ordine e succede a Serena Biancalani nel ruolo di presidente.

Sarà affiancato dal vicepresidente Pier Matteo Fagnoni, dal segretario Sara Ciregia e dal tesoriere Gabriele Gelli. “Ringrazio la presidente uscente Serena Biancalani – ha detto il neo presidente Senesi – il mio lavoro si porrà in stretta continuità con quanto fatto finora. La linea che ci siamo dati come Consiglio è la durata massima di due anni di ogni mandato, per garantire la maggior trasparenza e partecipazione possibili”.

Uno dei primi impegni del nuovo presidente sarà “la partecipazione al Forum permanente sull’urbanistica lanciato in occasione dell’ultimo incontro che si è tenuto alla Palazzina Reale, in vista del prossimo Piano operativo del Comune di Firenze”, spiega Senesi, il cui obiettivo è quello di “fare sistema con ordini, istituzioni, università, categorie economiche, associazioni e fondazioni: le iniziative che abbiamo organizzato e che continueremo a organizzare vanno proprio in questa direzione”.

“Garantiamo la nostra assidua presenza per fronteggiare l’emergenza che sta vivendo Firenze in questo momento – afferma – guardando allo stesso tempo avanti, in prospettiva, per dare certezze alla città e a chi lavora, in modo che tutti sappiano cosa si può e cosa non si può fare”.

“Vogliamo partecipare con competenza al dibattito urbanistico, con particolare riguardo alla dimensione della città metropolitana – spiega ancora Senesi – con un nuovo approccio alla città costruita, per quanto riguarda ad esempio la tutela attiva e l’attenzione al contemporaneo”.

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