Ecodesign: i nuovi requisiti e le azioni in corso
Nel Regulatory Committee tenutosi il 17 Dicembre 2018 è stato analizzato, e votato, il testo proposto dalla Commissione EU per i prodotti del settore illuminazione (sorgenti luminose, componenti di alimentazione e “prodotti contenitori” (fra cui rientrano gli apparecchi d’illuminazione, ma anche i prodotti che contengono la funzione illuminazione).
Nel Regulatory Committee tenutosi il 17 Dicembre 2018 è stato analizzato, e votato, il testo proposto dalla Commissione EU per i prodotti del settore illuminazione (sorgenti luminose, componenti di alimentazione e “prodotti contenitori” (fra cui rientrano gli apparecchi d’illuminazione, ma anche i prodotti che contengono la funzione illuminazione).
I primi requisiti entreranno in vigore dal primo Settembre 2021.Fra questi, quindi, anche mobili, scaffalature, specchi che contengono sorgenti luminose (e componenti di alimentazione) che non possano essere rimossi per le relative verifiche di conformità.
Il Regolamento incorpora i requisiti presenti nei tre Regolamenti applicabili in precedenza ai prodotti del settore illuminazione (244/2009, 245/2009 e 1194/2012).Fra le principali modifiche introdotte, l’innalzamento del livello di efficienza minima delle sorgenti luminose, la definizione di requisiti di Circular Economy (rimovibilità delle sorgenti luminose e dei componenti di alimentazione, “estensione” dei requisiti ai “containing products” dai quali non sia possibile rimuovere la sorgente luminosa per la loro verifica di conformità), requisiti per il livello di flicker e per l’effetto stroboscopico delle sorgenti luminose a tensione di rete, la previsione di vita connessa all’esito della verifica dei “switching cycles” (da effettuare , per un periodo totale di 3600 ore,); per le lampade fluorescenti lineari T8 (della potenza è stato definito che l’innalzamento dei livelli di efficienza dal 1° Settembre 2023).
Il testo, la cui traduzione in italiano è in fase di verifica, evidenzia alcuni aspetti non completamente chiari, per i quali l’industria sta redigendo una “guida all’applicazione”, per consentirne tra le altre cose anche un’applicazione “omogenea” in tutti i Paesi interessati (come effettuato in precedenza anche per il Regolamento 1194/2012).