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Elezioni Inarcassa: Milano non avrà nessun rappresentante

I circa 8000 Architetti milanesi non saranno rappresentati all’interno del Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa

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Sono iniziate nei giorni scorsi, e si protrarranno fino al 17 maggio, le operazioni di scrutinio dopo la terza e ultima tornata di votazioni per il rinnovo del Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa per il quinquennio 2015 – 2020, alla quale sono andati i seggi che non hanno raggiunto il quorum nemmeno nella seconda tornata  che ha avuto luogo il 7, l’8 e il 9 aprile scorso.

Ad essere richiamati al voto per Inarcassa sono stati gli architetti di Brescia, Milano, Padova, Perugia, Roma, Torino, Venezia e gli ingegneri di Firenze e Roma.

Una tornata elettorale che ha visto impegnati gli architetti e gli ingegneri delle più grandi città italiane, ma che per quelli meneghini sarà ricordata come una sorta di Caporetto. Il seggio degli architetti di Milano non ha infatti raggiunto il quorum perdendo così il diritto alla rappresentanza nel Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa.

Quello che è successo a Milano significa che tra gli architetti milanesi serpeggia forte il malcontento, forse perché per gli studi di architettura la Previdenza pesa meno solo di fisco e burocrazia o perché il CND di Inarcassa ha rifiutato la riduzione delle sanzioni. Una visione cieca, e secondo alcuni professionisti milanesi, che non ha fatto altro che allontanare ancora di più gli architetti dalla vita di Inarcassa.

Ma adesso cosa succede agli architetti milanesi in Inarcassa?

Per questo mandato dentro a Inarcassa non ci saranno delegati architetti milanesi: 8000 architetti iscritti non avranno un referente per Inarcassa.

Un problema causato anche, da quanto emerge dalle pagine social degli architetti italiani causato dal fatto che la cassa previdenziale sembra non ascoltare i suoi iscritti, per questo a Milano il quorum è venuto a mancare. La gestione trasparente dell’Ente si legge in numerosi comunicati stampa deve essere garantita tramite la convocazione delle assemblee provinciali, territoriali o Assemblee organizzate dagli Ordini Provinciali in cui il Delegato possa illustrare l’Ordine del giorno del CND.

 

Gli iscritti dichiarano numerosi iscritti italiani “vanno ascoltati di più, proprio tramite le Assemblee Territoriali visto che servono, come si dice sul Programma di Inarcassa, per raccogliere le istanze degli iscritti”.

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