Expo 2015: architettura, design, condivisione
In vista dell’Expo 2015 bisogna riunire tutta la filiera del design e dell'architettura targati made in Italy
Bisogna studiare modalità e idee sempre nuove, “senza idee preconcette”, cosi da arrivare ad un percorso comune che possa traghettare la comunità dei professionisti italiani verso l’ Expo 2015 in modo unitario.
Parole di grande coraggio e di profonda passione espresse da Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine degli architetti di Milano “Come intercettare la popolazione di cittadini, investitori e turisti, architetti, designer e studenti che arriveranno durante Expo 2015, creando occasioni di network e di business” ha spiegato la Bottelli.
Un altro tema che sta particolarmente a cuore all’Ordine milanese è quello di promuovere l’eccellenza della produzione degli architetti italiani, attuali e passati e di presentarla al mondo in occasione della grande vetrina dell’Expo 2015.
Architettura, design e condivisione per l’Expo 2015
Una vetrina che sta trasformando il volto di Milano in una città “europea”, una città dove in queste settimane stanno vedendo la luce i padiglioni dei paesi ospiti.
In quest’ottica vanno letti gli incontri di presentazione che si sono tenuti e si terranno l’anno prossimo, o iniziative come i tradizionali itinerari attraverso l’architettura milanese. O ancora, il bando che il ministero per lo Sviluppo economico ha messo a punto con Ice, In/Arch, Ance, Oice e Archilovers per inserire i lavori di progettisti italiani all’estero all’interno di una piattaforma virtuale, che diventerà un database del design made in Italy nel mondo.
“Per architetti e designer il tema vero è affacciarsi al mercato estero e fare network” afferma Bottelli. Un buon segnale sono le associazioni spontanee che stanno nascendo all’estero, a cominciare da Londra, Parigi e Singapore. Poi, una volta ottenuta una commessa, la sfida è coinvolgere tutta la filiera: sia che a ottenerla sia stata un’azienda, sia che a vincerla sia stato un progettista. E qui si torna all”importanza di fare rete, come vero slancio all’economia italiana.