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Attualità

Expo 2015: arrivano le prime polemiche post inaugurazione: “la struttura di palazzo Italia non è completa”

L’architetto Michele Molè, intervistato dal giornale online La Provincia Pavese, fa il punto sui lavori “incompleti” del palazzo Italia realizzato dallo studio Nemesi per l’Expo 2015

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Un grande progetto, studiato e realizzato da uno degli studi di architettura oggi più interessanti e attivu sul panorama nazionale, lo studio Nemesi con sede a Roma. Il padiglione del palazzo Italia per l’Expo 2015  avrebbe dovuto  rappresentare idealmente la casa dei “padroni di casa“, uno spazio espositivo importante nato dalla volontà di realizzare, utilizzando le parole dell’architetto Molè , un’opera che non fosse soltanto un edificio che consuma il territorio, lo occupa in maniera negativa, ma qualcosa che al contrario dialogasse con esso, che diventasse parte del paesaggio.

Uno splendido progetto quindi, che però per l’inaugurazione dell’Expo 2015 non è stato possibile completare, o per meglio dire non è stato completato come lo studio Nemesi avrebbe voluto e ipotizzato.

“Durante i lavori” ha dichiarato l’architetto Michele Molè, nel corso dell’intervista rilasciata ai colleghi della testata giornalistica la  “Provincia Pavese” “c’è stata una variante molto importante, abbiamo dovuto ridisegnare l’intero edificio. E’ stata determinata da tante situazioni marginali e da una sostanziale: il committente ci ha chiesto di trasformare gran parte degli spazi destinati a uffici del palazzo in spazi espositivi . Questo ha comportato una revisione complessiva dell’intero progetto. Poi purtroppo per poter inaugurare il palazzo in tempo abbiamo dovuto negli ultimi mesi semplificare alcune cose. Alcune parti del progetto non sono ancora terminate, tanto che stiamo cercando di capire con imprese e committente come chiudere la realizzazione. Questa è un’opera importante per Expo 2015 ma soprattutto per la Milano che verrà: è l’unica opera che ufficialmente rimarrà dopo il 31 ottobre. Anche se mi auguro che rimangano anche alcuni padiglioni stranieri, sono molto belli”

Quali padiglioni di Expo 2015 non bisogna perdersi?

Stando alle prime dichiarazioni tutti i padiglioni meritano sicuramente una visita, ma tra i tanti se dovessimo fare una cernita ristretta, risultano sicuramente imperdibili:

  • Nepal, una splendida creazione artistica, che anche alla luce del recente dramma subito dal paese asiatico si carica di significati che vanno al di là della semplice esposizione

  • Cina, è la prima volta che partecipa ad un esposizione universale, basta già questo per rendere una visita al padiglione cinese come imperdibile

  • Stati Uniti, si annunciava come uno dei padiglioni più interessanti e cosa è stato

  • Israele, i tanti visitatori hanno definito come “squisite ” le pietanze culinarie di questo padiglione

  • Italia, perché nonostante i tanti problemi, il padiglione italiano sarà parte integrante del panorama milanese per tantissimi decenni

Ma ci sono anche le prime note stonate, è notizia di qualche ora fa infatti l’incidente occorso ad una turista albanese, rimasta contusa dalla caduta di un pezzo di copertura dal padiglione della Turchia, e le vivaci proteste della Regione Sicilia, che è arrivata a minacciare il mancato saldo per la sua partecipazione e l’immediato abbandono del sito se non si risolveranno in tempi brevi i problemi logistici al cluster bio-meditterraneo.

 

 

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