giovedì, Ottobre 10, 2024
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Attualità

Expo 2015: interroti i lavori al padiglione nepalese

Dopo l’ultima drammatica scossa di terremoto gli ultimi operai rimasti hanno deciso di ritornare nel loro paese, nonostante tutto il padiglione nepalese per l’Expo 2015 dovrebbe essere terminato in poche settimane.

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Il padiglione del Nepal è uno dei primi che i visitatori di Expo 2015 vedono arrivando sulla via principale di dell’area espositiva. Impossibile non vederlo e notarlo, l’architettura è realmente affascinante, ma purtroppo ad oggi, a circa due settimane dalla tanto criticata inaugurazione ufficiale di Expo 2015 non è ancora possibile visitare gli interni di questa vera e propria opera d’arte.

I lavori per l’apertura della splendida struttura sono in ritardo a causa del fortissimo terremoto che ha colpito il Nepal sabato 25 aprile scorso e che ha ripetuto la sua forza distruttrice nei giorni scorsi con una scossa superiore ai sette gradi della scala Richter.

Nel dramma si è però assistito ad un bellissimo gesto di solidarietà, alcuni operai di altri padiglioni, qualcuno addirittura volontariamente, hanno deciso di aiutare il Nepal a terminare l’opera. Purtroppo seguire i progetti del padiglione, fortemente legati alla cultura nepalese, non è facile, motivo per cui secondo alcune indiscrezioni saranno necessarie ancora alcune settimane per completare il padiglione.

Ad oggi quindi l’opera non è ancora visitabile ma già in tanti sono rimasti colpiti dalla forma e dai significati nascosti dietro le splendide sculture lignee. All’entrata della struttura realizzata per l’Expo 2015 un cartellone illustra ai visitatori il significato stesso del padiglione

È stato costruito a mano con grande esperienza artigianale su una superficie di 2750 metri quadri, di cui 1000 coperti, la cui skyline rappresenta l’Himalaya. Il padiglione del Nepal raffigura un percorso di trekking lungo le fertili colline ricche di flora e fauna che dalle valli sale fino alle grandi montagne, dove da una parte si vedono le vette degli ‘8000’ himalayani e dall’altra lo scorrere della vita delle persone”.

 

Il padiglione per l’Expo 2015, progettato da Implementing Expert Group, un gruppo di architetti assunti dal governo nepalesen fin dall’esposizione del 1998, stato progettato per ricordare la forma del mandala, il diagramma circolare composto dall’unione di figure geometriche che richiama il cerchio della vita, e cerca di ricreare l’atmosfera degli antichi insediamenti delle valli di Kathmandu, con molti porticati e templi formati da colonne intagliate a mano.

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