venerdì, Novembre 15, 2024
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Ambiente

Federlegno e AFI: il futuro dell’Italia a partire dalla sue foreste

I presidenti delle associazioni del legno di FederlegnoArredo e AFI incontrano il viceministro Andrea Olivero per discutere di politiche forestali e sviluppo della pioppicoltura.

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Un incontro proficuo per il rafforzamento della forestazione come volano per la crescita economica e una più corretta gestione del territorio dotandola degli adeguati strumenti economici e normativi. Questo in sintesi il tema emerso in occasione dell’incontro organizzato da Federlegno Arredo e che ha visto la partecipazione del viceministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, dei presidenti delle associazioni a monte della filiera – Nicoletta Azzi (Assopannelli), Ettore Durbiano (Assoimballaggi), Pierluigi Schifino (Fedecomlegno) – e di Andrea Negri (presidente Associazione Forestale Italiana).

I rappresentanti di Federlegno Arredo hanno discusso con il Vice Ministro delle ultime importanti novità in tema forestale, come la recente approvazione del Collegato Agricoltura che consentirà al Governo di legiferare in materia di pianificazione forestale al fine di creare opportunità di lavoro per il settore e favorire l’adozione di forme di certificazione di gestione forestale sostenibile.

“Strumenti che potranno avere un seguito rapido ed efficace se “ questo l’auspicio di FederlegnoArredo “sarà confermata l’attuale direzione del Mipaaf il cui lavoro negli ultimi anni è stato fondamentale per la valorizzazione delle foreste e, in particolar modo, della pioppicoltura il cui valore ambientale ed economico è sempre più apprezzato in Italia e all’estero.

“Lo sviluppo e la salvaguardia del patrimonio forestale e pioppicolo italiano sono al centro dell’agenda del Governo “ spiega Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo “Le potenzialità economiche legate a uno sfruttamento industriale sostenibile e a un turismo consapevole, così come il ruolo delle foreste nella sicurezza idrogeologica del territorio nazionale, rendono necessario il costante dialogo tra ministero e associazioni di categoria per trovare e mettere in atto soluzioni condivise di cui ne beneficerà l’intero Paese”.

 

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