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Attualità

Fondi europei FSE e FESR- Approvazione Graduatoria ITI Regione Marche

Saranno tre le strategie integrate territoriali urbane che beneficeranno dei Fondi europei per lo sviluppo 2014-2020 perla Regione Marche

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Saranno tre le strategie integrate territoriali urbane che beneficeranno dei Fondi europei per lo sviluppo 2014-2020  perla Regione Marche destinati a promuovere, attraverso investimenti territoriali integrati (ITI), qualità di vita e sostenibilità nelle aree urbane. Le tre strategie urbane sono finanziate dai Programmi Operativi FESR e FSE Marche.

La valutazione della commissione regionale appositamente costituita ha stabilito che le strategie migliori sono quelle di:

  • Ancona (strategia “Waterfront 3.0”)
  • Ascoli Piceno (strategia “From past to smart”)
  • Pesaro-Fano (strategia congiunta – ITI Pesaro Fano)

Le altre due città in competizione, Macerata e Fermo, hanno comunque ottenuto un buon punteggio, superiore al minimo previsto.

La valutazione si è concentrata sulle strategie che più di altre hanno previsto interventi integrati e multi-settoriali, elaborate tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità locali, come anche degli elementi innovativi.

Le risorse complessive per i vincitori ammontano a € 19.371.603,33, di cui € 17.769.603,33 di risorse FESR e € 1.602.000,00 di FSE che andranno a sostenere azioni di formazione e creazione di nuova occupazione legate agli investimenti effettuati con il FESR.

La ripartizione del contributo richiesto dalle tre città è:

  • Ancona:            € 6.230.000,00
  • Ascoli Piceno:   € 6.748.500,00
  • Pesaro e Fano: € 6.393.103,33

I progetti andranno realizzati entro 36 mesi.

A fronte del contributo comunitario sopra elencato, le tre strategie svilupperanno investimenti complessivi pari a circa 30 milioni di euro, nei settori di intervento individuati dai Programmi FESR e FSE: competitività delle imprese, efficienza energetica, mobilità sostenibile, cultura e attrattività turistica, formazione e nuova occupazione. Parte degli investimenti saranno a carico di soggetti privati in una logica di collaborazione tra pubblico e privato.

L’avvio operativo dell’Agenda urbana delle Marche si colloca in linea con la politica per l’Agenda Urbana nazionale oltre che con i criteri europei necessari per accedere a ulteriori finanziamenti. I comuni individuati si configurano inoltre come centri di offerta di servizi per un bacino di utenza ampio, di livello sovracomunale.

Criteri che richiedono la concentrazione delle risorse per massimizzare le ricadute territoriali, nelle città dove si rilevano criticità localizzate e dove è possibile sperimentare, grazie anche alle progettualità espresse, soluzioni integrate che possono ulteriormente contribuire a raggiungere i risultati che l’Unione Europea chiede.

 

I comuni individuati rappresentano gli enti maggiormente idonei a sviluppare una nuova governance locale europea, in un’ottica di area vasta, rivestendo il ruolo di veri e propri centri aggregatori di un territorio più ampio.

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