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Prevenzione incendi

Fotovoltaico e sicurezza degli impianti fotovoltaici: le nuove Linee Guida antincendio 2025 cambiano le regole per architetti e progettisti

Le nuove Linee Guida antincendio 2025 ridefiniscono criteri progettuali, materiali e manutenzione degli impianti fotovoltaici, imponendo maggiore attenzione a layout edilizio, facciate e sistemi di accumulo.

Fotovoltaico e sicurezza degli impianti fotovoltaici: le nuove Linee Guida antincendio 2025 cambiano le regole per architetti e progettisti
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Negli ultimi anni la diffusione degli impianti fotovoltaici ha trasformato il modo di progettare e vivere gli edifici, portando con sé nuove opportunità ma anche nuove sfide sul fronte della sicurezza. Con l’entrata in vigore delle Linee Guida antincendio 2025 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, architetti e progettisti sono chiamati a ripensare l’integrazione dei sistemi fotovoltaici non più come semplici elementi impiantistici, ma come componenti architettonici che incidono sulla conformità normativa, sulla gestione dei rischi e sulla qualità complessiva del progetto edilizio.

  1. Ambito di applicazione e impianti esclusi
  2. Tipologie di impianto e obiettivi di sicurezza
  3. Quali sono gli obiettivi principali delle nuove Linee Guida antincendio 2025 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco
  4. Criteri progettuali: cosa deve valutare l’architetto
  5. Reazione al fuoco e scelte costruttive
  6. Layout dei generatori: distanze e accessibilità
  7. Manutenzione programmata e obblighi documentali
  8. Un cambio di paradigma per la progettazione edilizia
  9. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Le nuove Linee Guida antincendio 2025 ridefiniscono criteri progettuali, materiali e manutenzione degli impianti fotovoltaici, imponendo maggiore attenzione a layout edilizio, facciate e sistemi di accumulo.

Dal 1° settembre 2025 sono entrate in vigore le nuove Linee Guida antincendio per impianti fotovoltaici, emanate dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Il documento aggiorna la cornice tecnica e normativa per la progettazione, l’installazione e la manutenzione di sistemi fotovoltaici in edifici civili e industriali. Un passaggio importante riguarda gli impianti già in corso di realizzazione: secondo la circolare del 10 settembre 2025, essi potranno concludersi con le vecchie regole, garantendo continuità ai cantieri già avviati.

Ambito di applicazione e impianti esclusi

Le nuove regole non si applicano a tutti indistintamente, ma solo a impianti con tensione nominale in corrente continua fino a 1.500 V, posizionati su edifici e relative pertinenze.

Sono inclusi:

  • edifici civili, commerciali, industriali, rurali
  • pergole, tettoie e pensiline integrate o interferenti con attività soggette a controllo antincendio
  • pensiline indipendenti di parcheggi, se in relazione con attività DPR 151/2011

Sono esclusi:

  • impianti a terra
  • sistemi plug & play
  • impianti di potenza inferiore a 800 W
  • agrivoltaici oltre i 100 metri dagli edifici
  • sistemi a concentrazione su strutture a inseguimento

Per gli architetti, questo significa valutare attentamente in fase preliminare se il progetto rientra nel campo di applicazione delle nuove regole.

Tipologie di impianto e obiettivi di sicurezza

Il documento distingue due macro-categorie di impianti:

  • BAPV (Building Applied Photovoltaics): moduli applicati come strato aggiuntivo alla copertura o facciata
  • BIPV (Building Integrated Photovoltaics): moduli integrati nell’involucro edilizio, che sostituiscono elementi costruttivi e concorrono alle prestazioni dell’edificio

Quali sono gli obiettivi principali delle nuove Linee Guida antincendio 2025 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco

Gli obiettivi principali delle nuove Linee Guida sono:

  • ridurre il rischio di innesco legato a guasti elettrici o archi
  • limitare la propagazione delle fiamme, sia in copertura che in facciata
  • proteggere persone e beni all’interno dell’edificio
  • garantire vie di fuga libere e sicure
  • facilitare l’operatività dei soccorritori, evitando distacchi di parti dell’impianto

Criteri progettuali: cosa deve valutare l’architetto

Il progettista è chiamato a una valutazione del rischio approfondita, che tenga conto di più variabili:

  • inneschi elettrici: guasti di isolamento, connessioni difettose, sovracorrenti
  • propagazione: da interno a esterno e viceversa
  • interferenze con sistemi EFC e con percorsi di soccorso
  • sistemi di accumulo (BESS), con attenzione al rischio di thermal runaway
  • ombreggiamenti e hot-spot, derivanti da sporcizia o difetti di posa

Questa fase diventa cruciale nella redazione del progetto esecutivo, poiché condiziona la scelta dei materiali, dei layout e delle distanze.

Reazione al fuoco e scelte costruttive

Le Linee Guida introducono prescrizioni puntuali che interessano direttamente l’architettura dell’edificio:

  • inverter e quadri elettrici devono essere collocati all’esterno o in compartimenti REI/EI 30, con aerazione naturale o forzata
  • cavi e attraversamenti devono mantenere la compartimentazione al fuoco e correre su passerelle incombustibili
  • coperture e facciate BAPV: vietati supporti con comportamento al fuoco inadeguato; richieste prove UNI EN 13501-5 e 13501-1
  • edifici oltre 12 m: obbligo di coerenza con il DM 3 agosto 2015 per evitare propagazioni in facciata
  • pergole e pensiline FV: moduli utilizzati come copertura devono essere almeno in classe B-s2,d0

Layout dei generatori: distanze e accessibilità

Uno degli aspetti più innovativi delle nuove Linee Guida riguarda la disposizione dei moduli:

  • suddivisione dei campi FV in sottoinsiemi di massimo 20 m
  • corridoi tecnici larghi almeno 2 m tra i sottoinsiemi
  • fascia libera di 1 m lungo i bordi della copertura
  • distanza minima di 1 m da lucernari, camini, aperture e sistemi EFC
  • obbligo di interruzioni orizzontali in facciata per prevenire incendi a cascata

Per gli architetti, ciò implica un’integrazione più stretta tra layout impiantistico e disegno architettonico, specialmente nelle coperture continue e nelle facciate ventilate.

Sistemi di accumulo (BESS)

Particolare attenzione è dedicata ai sistemi di accumulo energetico, considerati critici sul piano della sicurezza:

  • valutazione del rischio di incendio ed esplosione
  • progettazione di ventilazione e compartimentazione adeguata
  • distanza di sicurezza dai percorsi d’esodo
  • obbligo di dispositivi di protezione da sovracorrenti, sovratensioni e guasti d’isolamento

Manutenzione programmata e obblighi documentali

La sicurezza antincendio non si esaurisce con la progettazione, ma richiede una gestione continuativa.

Il registro dei controlli deve prevedere:

  • ispezioni visive e termografiche periodiche
  • valutazione documentata del rischio ogni due anni o dopo modifiche/ampliamenti
  • verifiche funzionali dei dispositivi di protezione e sezionamento di emergenza
  • aggiornamento delle planimetrie e dello stato “as built”

Un cambio di paradigma per la progettazione edilizia

Le nuove Linee Guida non rappresentano solo un aggiornamento tecnico, ma un cambio di paradigma. L’impianto fotovoltaico non è più un accessorio, ma parte integrante del disegno architettonico. La sicurezza antincendio diventa elemento di progettazione a monte, con impatto su materiali, layout e scelta delle soluzioni di facciata. Per gli architetti, si apre la sfida di coniugare sostenibilità energetica ed estetica edilizia con la rigida osservanza di regole tecniche più vincolanti.

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