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I professionisti dell’Expo2015: Fabrizio Ruiu, architetto, supervisore del padiglione spagnolo

Da Nuoro al Expo2015 passando per gli studi al Politecnico di Milano: chi è l’architetto isolano Fabrizio Ruiu, tecnico supervisore del padiglione spagnolo

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Un pizzico di sarditude in questo Expo2015. La progettazione e l’edificazione dell’esposizione universale in corso di svolgimento a Milano, ha visto la partecipazione e l’impegno lavorativo di decine di tecnici specializzati, provenienti un po da tutto il mondo. Non sono mancate neppure le grande archistar, come Liebeskind.

Ma tra i grandi nomi dell’architettura mondiale, per questa edizione dell’Expo2015, figura anche un Sardo. Un architetto nuorese di 44 anni, con alle spalle un curriculum da fare invidia.

Fabrizio vive e lavora a Milano,dove circa un anno e mezzo fa ha aperto uno studio d’architettura B2fr Architetti. I lavori sembrano non mancare e dopo poco comincia quella che si dimostrerà una proficua collaborazione con lo studio d’architettura catalano B720, studio capitanato dall’architetto spagnola Fermin Vazquez, firma della progettazione del padiglione spagnolo per l’Exo2015.

“Inizialmente il mio impegno con B720 “ ha dichiarato Ruiu sulle pagine dell’importante quotidiano sardo La Nuova Sardegna “consisteva nel verificare il rispetto delle prescrizioni normative vigenti in Italia nel progetto spagnolo. Ma con il procedere delle attività mi sono trovato immerso nella complessa e articolata realtà del mondo Expo2015, fatto di direttive, linee guida, commissioni di vigilanza e consulenti tecnici”.

In cosa consiste il padiglione realizzato dallo studio B720 per l’Expo2015 di Milano?

“Con la sua partecipazione la Spagna ha voluto contribuire allo sviluppo del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la vita concentrandosi su alcuni aspetti chiave come: l’esperienza nel campo della produzione e distribuzione di alimenti di base; i benefici del proprio modello alimentare frutto dell’incontro fra tradizione e innovazione; la relazione esistente fra paesaggio, produzione di cibo e cucina nell’ambito dello sviluppo di modelli di turismo alternativo; il contributo apportato verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio” .

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