I vincitori di architetto italiano 2016: tutti i premi
Circa 900 le candidature presentate, segno della vitalità dell’architettura italiana Va a Werner Tscholl di Laces, (BZ)
Circa 900 le candidature presentate, segno della vitalità dell’architettura italiana
Va a Werner Tscholl di Laces, (BZ), il “Premio Architetto italiano 2016” per il complesso di opere che contraddistinguono il suo percorso professionale e di ricerca. Tscholl, secondo le motivazioni della giuria “è architetto fortemente radicato nel contesto fisico e sociale in cui opera; i suoi lavori hanno contribuito in maniera determinante a caratterizzare luoghi che hanno fatto della qualità del progetto di architettura un tratto distintivo. Attraverso la propria opera interpreta e reinventa il contesto con soluzioni progettuali sempre in calibrato equilibrio dialettico tra tradizione costruttiva locale e innovazione del linguaggio. Ne deriva un’architettura che rivela sempre la volontà di affermare la cultura e la storia dei luoghi”.
Assegnato a Mirko Franzoso il “Giovane talento dell’architettura italiana 2016”, per il progetto “Nuova casa sociale per l’abitato di Caltron” a Cles (TN)”, opera che funge da trait d’union tra l’edificato storico ed il verde agricolo. “L’edificio rappresenta un punto di incontro in cui gli abitanti del luogo hanno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi per far crescere l’identità della comunità. Il progetto è stato particolarmente apprezzato per il rapporto equilibrato che instaura con l’edificato storico della borgata e il vicino contesto agricolo. Il progetto si distingue per le scelte architettoniche determinate dal luogo nel quale si inserisce e dall’importante ruolo sociale che ricopre un edificio di questo genere”. L’opera è frutto di un concorso a inviti rivolto ad architetti under 35, vinto nel 2012.
“QUID vicololuna” a Favara (Ag), capogruppo Lillo Giglia Architecture, e “Area colloqui all’aperto del Carcere di Torino”, Casa Circondariale Lorusso e Cutugno (To), capogruppo Stefania Manzo sono i progetti vincitori, rispettivamente della sezione Architetti e di quella riservata a Università, Enti, Fondazioni e Associazioni del Premio “Riuso 05 Rigenerazione Urbana Sostenibile”.
Secondi e terzi classificati, nella sezione Architetti, “UPDATE#05 – A’ Funtana Abbascio”, Altavilla Irpina (AV), capogruppo Salvatore Carbone – sa. und. sa architetti, e “Città inclusive”, Distretto di Hebron, Palestina, capogruppo Alessio Dionigi Battistella. Nella sezione Università ed altri il secondo posto è stato assegnato a “Riattivazione di un borgo dismesso”, Gambatesa (CB), capogruppo Felice Cerciello, mentre il terzo posto è andato a “Ricostruzione sostenibile per Aleppo: insediamenti informali”, capogruppo Elisa Vendemini.
I Premi – banditi dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in occasione della “Festa dell’Architetto” che nell’edizione 2016 è ospitata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, nella storica sede di Ca’ Giustinian, in concomitanza con la 15. Mostra Internazionale di Architettura – Reporting From the Front – sono stati assegnati da una giuria presieduta da Simone Sfriso, (TamAssociati), gruppo curatoriale del “Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016” e vincitore del Premio Architetto Italiano 2014
Significativa la partecipazione ai tre Premi per i quali sono state presentate circa 900 candidature tutte di alta qualità, segno questo, secondo il Consiglio Nazionale degli Architetti “della forte vitalità dell’architettura nel nostro Paese che si sta sempre più riappropriando della sua funzione civile, tornando ad occuparsi delle città e del paesaggio, della condizione del patrimonio edilizio italiano per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini e per innovare, i modelli e le tecniche dell’abitare e per praticare la sostenibilità ecologica ed economica. Segno, anche, del ruolo sempre più indispensabile e sostanziale che l’architetto svolge in un momento storico come l’attuale che richiede di porre particolare attenzione al modo e al luogo in cui viviamo”.
Assegnate inoltre, nell’ambito del “Premio Architetto italiano 2016” una Menzione Speciale a Ifdesign (Milano) di Franco Tagliabue e Ida Origgi per il progetto “centro Civico Sociale Noivoiloro”, Erba (Co); ed altre due Menzioni, allo Studio Elastico spa di Stefano Pujatti (Chieri – Torino) per il progetto “struttura ricettiva a Piancavallo” (Pn) e a Onsite Studio (Milano) di Angelo Lunati e Giancarlo Floridi per il progetto “Hotel in Piazza Duca d’Aosta Reale Immobili spa 2015 – progetto di riqualificazione di parte dell’edificio”.
La Menzione Speciale per il “Premio Giovane talento dell’Architettura italiana 2016” è andata a Dianarchitecture di Giuseppe Diana (Casapesenna – CE) in partnership con RS-architettura per il progetto “Restart Museum a Casal di Principe”. Altre due Menzioni allo Studio Cottone+Indelicato Architetti, Sciacca (AG) di Mario Cottone e Gregorio Indelicato per il progetto “passerella di collegamento del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento” e a Modourbano (MU Associati Milano) di Marco Zuttioni – Luca Romagnoli per il progetto “procaccini 17 Milano, edificio residenziale”.
Per il Premio “Riuso 05 Rigenerazione Urbana Sostenibile”, nella sezione Architetti, Honourable Mention ai progetti “Due Case” a Orsara di Puglia (FG), capogruppo, Raimondo Guidacci, e a “Himmerland Housing Association, departments 19 & 22” ad Aalborg, Danimarca. di Helle Weber, mentre il Premio Speciale della giuria è stato assegnato all’Auditorium “Lo Squero”, Venezia – Isola di San Giorgio Maggiore, capogruppo Fabrizio Cattaruzza.
Nella sezione Università ed altri, sempre del Premio Riuso, Honourable Mention, al progetto “Moduli sostenibili”, Cesena (FC), capogruppo Luca Ferrari e Premio speciale della giuria a “BA020 BADOLATO 2020. TEMPORIUSO X MILANO. P7_Palazzina”, Badolato (CZ) e Milano, capogruppo Isabella Sara Inti.