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Il check-up energetico dei musei italiani

Beni culturali: a Ferrara l'ENEA presenta tecnologie e progetti per il check-up energetico dei musei e la riduzione delle bollette

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Check-up energetico dei musei italiani per efficientare musei e palazzi storici, laser per la diagnostica avanzata, protezioni e sensori anti-sismici e batteri ‘pulitori’ per il biorestauro: sono alcune delle tecnologie innovative per la tutela del patrimonio artistico e ridurre la spesa per l’energia che l’ENEA presenta al XXIII Salone del Restauro di Ferrara (6 – 8 aprile).

Il tema dell’efficienza così come quello della messa in sicurezza dal rischio sismico del patrimonio culturale italiano sono stati anche alcentro dell’incontro fra il Presidente dell’ENEA, Federico Testa con il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini per approfondire le possibilicollaborazioni in questi settori.

Secondo alcune stime, il parco museale nazionale consiste di oltre 5mila poli, con consumi fra i più elevati della Pubblica amministrazione, aumentati del 50% rispetto agli anni ’80 e con una spesa annua complessiva di circa 250 milioni di euro.

“Abbiamo scelto di partecipare a quest’edizione del Salone, incentrata sui musei, per presentare quanto ENEA può fare per efficientare un patrimonio unico, costituito molto spesso da edifici storici con elevati consumi energetici. Da qui l’importanza -ha spiegato Testa -della diagnosi energetica, un vero e proprio check-up per individuare e quantificare le dispersioni termiche e pianificare interventi per ridurre i consumi, nel pieno rispetto delle caratteristiche del patrimonio architettonico”. La riqualificazione energetica, ha aggiunto Testa, può essere applicata anche ai centri storici: è il caso, ad esempio di Serravalle, nel comune di Vittorio Veneto, dove l’ENEA ha recuperato in chiave green un intero nucleo urbano di novantamila metri quadrati.

Un network internazionale per proteggere il cultural heritage e diffondere la cultura del Check Up energetico dei musei

 

L’ENEA, insieme ad altri partner italiani, è entrata a far parte di E-RHIS, network internazionale della ricerca sui beni culturali nato per collegare risorse e laboratori di tutta Europa. Nell’infrastruttura Ue, i suoi centri di ricerca nell’area di Roma (Casaccia e Frascati) formeranno il primo nodo ENEA dell’hub Lazio e Abruzzo. A fare da apripista il progetto regionale COBRA (COnservazione dei Beni culturali attraverso l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti) con il quale l’Agenzia ha aperto i suoi laboratori a restauratori e imprese per offrire infrastrutture e tecnologie d’avanguardia per la diagnostica e il restauro del patrimonio culturale; primo banco di prova la cinquecentesca chiesta di San Costanzo a Ronciglione (Viterbo), dove sono stati utilizzati sistemi di diagnostica laser per il recupero dell’affresco della cupola.

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