Il CNAPPC chiede una riforma urgente dell’edilizia e un Piano Casa 2024
CNAPPC sollecita una riforma del Testo Unico Edilizia e l'adozione del Nuovo Piano Casa per un'edilizia nazionale più coerente.
Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), guidato dal neo presidente Massimo Crusi, sollecita un’azione coordinata per l’aggiornamento della normativa edilizia e la stesura del Nuovo Piano Casa. Secondo il CNAPPC, non bisogna limitarsi a risolvere singole discrepanze minori attraverso misure provvisorie, ma è essenziale percorrere una strada che porti a una regolamentazione unificata su scala nazionale.
CNAPPC sollecita una riforma del Testo Unico Edilizia e l’adozione del Nuovo Piano Casa per un’edilizia nazionale più coerente.
“Il recupero degli edifici esistenti è cruciale per affrontare il disagio abitativo,” spiega Crusi, “ma è indispensabile che qualsiasi semplificazione delle procedure non ostacoli un riassetto complessivo delle leggi edilizie.” L’intento è di realizzare una riforma che integri le vecchie norme urbanistiche con le attuali esigenze di semplificazione e modernizzazione, essenziali per un futuro sostenibile del paese.
Semplificare le procedure e normalizzare il quadro normativo
Anna Buzzacchi, Responsabile del Dipartimento Patrimonio culturale, ambiente e sostenibilità e membro del Tavolo per il Piano Casa per il CNAPPC, aggiunge: “È urgente semplificare le procedure, ma le continue modifiche d’urgenza hanno reso il quadro normativo poco chiaro e frammentato.” Buzzacchi sottolinea l’importanza di una legislazione chiara e uniforme a livello nazionale per eliminare le incertezze legali legate alle piccole irregolarità edilizie e per garantire la legittimità degli immobili.
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