Il consolidamento delle fondamenta con i micropali come funziona e quali vantaggi offre
Il consolidamento delle fondamenta con i micropali: vantaggi e tipologia di interventi
Una casa sicura e stabile è un diritto per ogni persona.
Purtroppo, non sempre abbiamo la fortuna di avere degli edifici costruiti su terreni che rimangono solidi e resistenti a tempo indefinito.
Molte volte possono intervenire variazioni anche su aree ristrette del terreno che modificano la stratigrafia delle basi degli edifici. Pensiamo a quei fenomeni provocati da interventi dell’uomo (come la variazione dei carichi trasferiti dagli edifici sovrastanti) oppure legati all’ambiente circostante come le variazioni delle falde acquifere a causa di piogge e periodi di siccità, eventi sismici, a interventi sul terreno da parte di cantieri, all’escursione termica stagionale.
Gli assestamenti del terreno conducono a cedimenti differenziali delle fondazioni, che possono portare al sorgere di problemi come lesioni dell’intonaco e crepe strutturali dei muri.
Gli esperti in fatto di geotecnologia si occupano di valutare il terreno per definire quale è l’intervento migliore da adottare in termini di costi economici, invasività a carico del terreno, tempi di realizzazione e durevolezza nel tempo, in relazione allo specifico dissesto rilevato.
Le resine espandenti a densità differenziata sono una delle soluzioni più diffuse per porre rimedio allo stress strutturale a carico del terreno. Tuttavia non sempre le sostanze chimiche sono idonee a sopperire a cedimenti consistenti delle fondamenta. In alternativa a questa metodologia, si procede a consolidare il terreno non più stabile per mezzo di micropali precaricati pressoinfissi.
Il consolidamento delle fondamenta con i micropali: vantaggi e tipologia di interventi
Il consolidamento delle fondamenta con i micropali è uno dei metodi più diffusi per rimediare a cedimenti del terreno potenziali ed effettivi. Si tratta di una tecnica che porta a trasferire il peso della struttura in profondità di esecuzione abbastanza rapida, siccome prevede nel caso dei pali precaricati una lavorazione meccanica mediamente di tre giorni lavorativi.
L’intervento di consolidamento con micropali punta a far appoggiare l’edificio su uno strato di roccia o comunque uno strato profondo stabile, in modo che i pali fungano da contrasto per il peso della struttura.
I micropali precaricati pressoinfissi vengono inseriti nel terreno con l’ausilio di martinetti idraulici solidarizzati alla fondazione dell’edificio per mezzo di piastre in acciaio che si pongono saldamente alla fondazione per mezzo di appositi elementi di fissaggio. Tali piastre in acciaio fungono da collegamento tra palo e fondazione, accoppiata che viene definitivamente realizzata attraverso appositi bulloni in acciaio ad alta resistenza.
I martinetti idraulici, sotto il controllo di un tecnico esperto, si occupano di eseguire un’infissione lenta e continua senza provocare vibrazioni a danno del terreno: l’infissione consente di attuare sollevamenti e recupero dei cedimenti, anche in spazi ridotti e in luoghi dove sarebbe difficile giungere con attrezzature ingombranti. Si tratta di elementi dalla minima invasività che non provocano stress e disturbo a carico del terreno. Ogni palo si può valutare singolarmente per quanto riguarda il rispettivo carico, per determinare in corso d’opera la sua implementazione rispetto allo scopo di stabilizzazione prefisso.
La procedura di installazione consente di assegnare ad ogni palo un carico superiore a quello di esercizio e di imporre quindi il cedimento primario con un precarico che evita la possibilità di assestamenti futuri e che prevede di ridare immediato beneficio alla struttura deteriorata.
Il sistema di micropali a elica discontinua viene impiegato in presenza di terreni che presentano difficoltà nel trattamento, laddove i tradizionali pali precaricati pressoinfissi si dimostrano inadatti a mettere in sicurezza le fondazioni profonde in tempi ristretti. Sono pali di acciaio resistente provvisti di eliche discontinue che permettono di eseguire interventi di micropalificazione profonda in termini contenuti e dai minimi impatti del cantiere.
Questa tecnica permette di stabilizzare le fondamenta di strutture esistenti, di realizzare fondazioni profonde per costruire nuove costruzioni senza indurre vibrazioni sul terreno e senza ricorrere ad acqua o fanghi e senza estrazione di terreno. Grazie a questi micropali si può anche sollevare la struttura sopperendo al cedimento avvenuto e di evitare assestamenti non prevedibili a inizio lavorazione attraverso il precarico di ogni palo. Poiché si tratta di una lavorazione meccanica, con un collegamento basato sul ricorso a piastre e bulloni difficilmente può dare adito a errori, e si dimostra molto indicata per procedere alla costruzione di fondazioni profonde con minimo impatto sul terreno.
I micropali precaricati sono pali modulari in acciaio dal diametro da 76 a 114 millimetri che presentano assieme ai pali ad elica discontinua numerosi vantaggi:
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non richiedono un impatto esteso del cantiere
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richiedono tempi di esecuzione ridotti (in genere meno di 3 giorni)
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è possibile applicare questa tecnica anche in luoghi di estensione ridotta oppure difficilmente raggiungibili con apparecchiature ingombranti
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possibilità di collaudare la portata di ogni singolo palo, monitorando la pressione di installazione in continuo e collaudando ogni singolo micropalo
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non richiedono il ricorso a malte cementizie e a fanghi
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realizzazione di un precarico per rimediare al cedimento primario
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possibilità di recuperare cedimenti e sollevamenti di fondazioni anche piuttosto consistente
Ovviamente per applicare questa tecnologia con successo occorre innanzitutto procedere a una valutazione del dissesto da parte di esperti per valutare il rapporto costi benefici dell’intervento.