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Urbanistica

Inaugurata a Napoli la piazza Garibaldi di “Dominique Perrault”

È stata inaugurata a fine aprile a Napoli la piazza Garibaldi firmata dall’archistar Dominique Perrault.

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Procede il processo di “abbellimento” della città partenopea. Non che Napoli, essendo oggettivamente splendida, ne sentisse il bisogno, ma tante. Dopo l’inaugurazione della stazione Garibaldi della metropolitana a dicembre 2013, è stata ora la volta della piazza interamente riqualificata su progetto dell’architetto francese Dominique Perrault.

Una riqualificazione a 360 gradi che ha suscitato una certa ammirazione anche da parte di un altro nome noto dell’architettura mondiale Massimiliano Fuksas  “ Il miracolo di Dominique Perrault è quello di aver portato la luce giù fin dentro i binari, fino nei più reconditi meandri della metropolitana, a quaranta metri sotto la piazza. Come per mostrare le viscere di Napoli, per portare la luce e la vita in luoghi ancora inesplorati”.

Ma vediamo nel dettaglio come Dominique Perrault ha ottenuto questo incredibile risultato

Nel pozzo centrale le scale mobili disegnate da Dominique Perrault si spiegano, si incrociano e si rigirano come in una danza regolare sotto le variazione del cielo di Napoli.

Un’unica scultura metallica, spigolosa e dai mille riflessi, la cui tortuosità contorna abilmente gli impressionanti puntoni necessari alla statica dell’infrastruttura. Punto focale del progetto, il viaggiatore termina la discesa di fronte ad un’opera dell’artista Michelangelo Pistoletto e si ritrova direttamente sul binario.

 

Secondo Fuksas, Dominique Perrault ha approfittato “con ingegno dell’inserimento di una nuova stazione della metropolitana in questo sistema, per riorganizzare uno spazio urbano oggi ricco di vitalità, ma segnato dall’intensità del traffico automobilistico, dalla frammentazione degli spazi pedonali e dalla discontinuità dei percorsi.

La piazza, che esiste nella sua configurazione attuale solo dall’inizio degli anni ’60, a seguito della demolizione della stazione ottocentesca, costituisce un immenso vuoto di 360 metri per 165, senza composizione né struttura specifica, che parte dallo slargo dove risiede il monumento di Garibaldi e arriva fino all’attuale Stazione Centrale”. 

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