Istituto Nazionale di Urbanistica a Congresso a Cagliari ad aprile.
Un Progetto Paese per un rinnovamento dell’urbanistica: avrà luogo a Cagliari, il 29 e il 30 aprile prossimi, il ventinovesimo Congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Un Progetto Paese per un rinnovamento dell’urbanistica: avrà luogo a Cagliari, il 29 e il 30 aprile prossimi, il ventinovesimo Congresso dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Ne sono già delineati i contorni e le linee guida, che nascono dall’urgenza di mettere in campo proposte innovative per un deciso rinnovo della pratica e della disciplina dell’urbanistica e del governo del territorio.
“La necessità di un cambiamento” si legge nella nota stampa diffusa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica “ nasce dalla presa d’atto del rapido e profondo mutamento del contesto in cui l’urbanistica si trova ad adoperare e con cui interagisce: dai nuovi imperativi dettati della lotta al climate change fino all’esigenza sempre più impellente di fare fronte alle macerie sociali eredità una crisi economica pluriennale, dall’opportunità di mettere a frutto le innovazioni tecnologiche fino a quella di tenere conto e valorizzare al meglio le nuove geografie istituzionali che scaturiscono e scaturiranno da provvedimenti come la riforma Delrio e la riforma della Costituzione.
Sono queste le premesse da cui muoverà la grande rassegna cagliaritana dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, premesse che l’INU si accinge a lanciare assieme ad una proposta organica che sia un vero e proprio “Progetto Paese”.
L’ambizione quella è di un Istituto pienamente operativo e calato nelle esigenze e nei bisogni del proprio tempo, un profilo che ha ripetutamente dimostrato di sapere tenere nella propria storia. La presidente Silvia Viviani spiega così la filosofia e la linea d’azione che l’Inu intende darsi per e a partire dal XXIX Congresso: “L’Inu deve impegnarsi per un Progetto Paese, ricollocandosi con forza nella propria storia, ove un’etica profonda della cultura urbanistica si è riversata, nei suoi momenti migliori, nell’insegnamento, nel governo pubblico, nelle capacità produttive mai disgiunte da un progetto sociale, nell’educazione e nella professionalità sorretta da rigorosi canoni morali” .