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Attualità

Jobs act autonomi in Gazzetta Ufficiale

Jobs act autonomi. Accesso agli appalti pubblici e ai bandi europei, deducibilità integrale delle spese di formazione e di vitto e alloggio

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A distanza di quasi un mese dall’approvazione in Parlamento, il Ddl Autonomi Jobs act autonomi approda in Gazzetta Ufficiale come Legge 81/2017 «Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato». La Legge 81/2017 entra in vigore oggi e riguarda tutti i lavoratori che esercitano in regime di autonomia ai sensi del Codice Civile (Titolo III, artt. 2222-2238), con espressa esclusione degli imprenditori e dei piccoli imprenditori.

Entro un anno individuazione degli atti pubblici affidati ai liberi professionisti. L’articolo 5 della Legge contiene una delega al Governo in materia di atti pubblici rimessi alle professioni ordinistiche. Con uno o piu’ decreti legislativi dovranno essere individuati, a costo zero per le finanze pubbliche, gli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere rimessi anche alle professioni “in relazione al carattere di terzietà’ di queste”.

Tutto ciò dovrà avvenire evitando “circostanze che possano determinare condizioni di conflitto di interessi” e nel rispetto delle norme sulla privacy per i dati personali che i professionisti si trovassero a gestire. L’obiettivo della norma è di “semplificare l’attività’ delle amministrazioni pubbliche e di ridurne i tempi di produzione”.

Termini per l’adozione dei decreti attuativi: entro dodici mesi dal 14 giugno 2017. I suddetti provvedimenti sono adottati su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con i Ministri competenti, previa intesa in sede di Conferenza unificata.

Entro un anno interventi di protezione sociale delle professioni ordinistiche. Per rafforzare le prestazioni di sicurezza e di protezione sociale dei professionisti iscritti agli ordini, il Governo è delegato ad adottare, uno o più decreti legislativi che “abilitino” gli enti di previdenza di diritto privato, “anche in forma associata”, ad attivare prestazioni sociali, finanziate da apposita contribuzione, “con particolare riferimento agli iscritti che hanno subìto una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o che siano stati colpiti da gravi patologie”. Termini per l’adozione dei decreti attuativi: entro dodici mesi dal 14 giugno 2017.

Entro un anno la semplificazione della sicurezza sul lavoro degli studi professionali. Il Ddl delega il Governo a semplificare la normativa sulla salute e sicurezza degli studi professionali, adottando uno o più decreti legislativi che riformano le sanzioni, gli oneri documentali e che individuino- fra le altre- “specifiche misure di prevenzione e protezione idonee a garantire la tutela della salute e della sicurezza delle persone che svolgono attività lavorativa negli studi professionali, con o senza retribuzione e anche al fine di apprendere un’arte, un mestiere o una professione”.

Partecipazione ai bandi pubblici. Le amministrazioni pubbliche promuovono la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici per la prestazione di servizi o ai bandi per l’assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca, in particolare favorendo il loro accesso alle informazioni relative alle gare pubbliche. L’accesso alle informazioni può avvenire anche attraverso gli sportelli per l’impiego (convenzionabili con gli Ordini professionali). Inoltre, per consentire la partecipazione ai bandi, i professionisti – a prescindere dalla forma giuridica dell’attività professionale- possono costituire reti consorzi stabili professionali e associazioni temporanee professionali.

Jobs act autonomi, diritto all’eccesso ai fondi europei. La Legge supera definitivamente ogni equivoco e- ai fini dell’accesso ai fondi europei (piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei) i liberi professionisti sono equiparati alle piccole e medie imprese.

Spese di vitto e alloggio sostenute dal professionista. Si modifica il testo unico delle imposte sui redditi: cade il limite del 75% alla deducibilità delle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande sostenute dall’esercente arte o professione per l’esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente in capo al committente. Tutte le spese relative all’esecuzione di un incarico conferito e sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista”. La modifica si applica a decorrere dal periodo d’imposta 2017.

Deducibilità integrale delle spese di formazione. Fino a oggi le spese per la formazione professionale erano deducibili “nella misura del 50% e riferite a «spese di partecipazone a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale». Con la Legge 81/2017 si rendono «integralmente deducibili, entro il limite annuo di 10.000 euro, le spese per l’iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi?. Inizialmente escluse, sono poi state ricomprese nel tetto massimo dei 10mila euro annui anche le spese di viaggio e soggiorno sostenute per la partecipazione agli eventi. Per lo Stato, questo intervento comporterà minori entrate per circa 40 milioni di euro nel 2018 e circa 23 milioni dal 2019.

Polizze contro gli insoluti. Sono inoltre «integralmente deducibili, gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà».

Tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo. La Legge istituisce presso il Ministero del lavoro un tavolo tecnico di confronto permanente con il fine di coordinare e monitorare gli interventi in materia di lavoro autonomo. Al tavolo parteciperanno, oltre a rappresentanti designati dal Ministero, i rappresentanti delle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e delle associazioni di settore comparativamente piu’ rappresentative a livello nazionale. Il Tavolo formulerà proposte e indirizzi operativi in materia di politiche del lavoro autonomo, con particolare riferimento ai modelli previdenziali e di welfare e alla formazione professionale.

 

Le tariffe professionali. Durante la discussione in Senato, il Governo ha accolto un ordine del giorno del relatore Maurizio Sacconi per il ripristino delle tariffe delle professioni ordinistiche. Il Governo si è impegnato a «reintrodurre, sulla base delle necessarie consultazioni, tariffe minime nei casi di conferimento di incarichi a professionisti iscritti agli Ordini e Collegi e, allo scopo di fornire alla committenza strumenti di orientamento e di supporto nel negoziato con tutte le professioni, ad adottare standard prestazionali minimi con i relativi parametri di costo, in coerenza con la pertinente normativa dell’Unione europea».

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