venerdì, Marzo 29, 2024
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Attualità

La seconda edizione di novarArchitettura scalda i motori

Oggi, nei locali novaresi di Casa Bossi, l’anteprima del festival novarArchitettura

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Si terrà dal 10 settembre al 4 ottobre ” novarArchitettura 2.0.15″, la seconda edizione del festival di architettura organizzato dall’Ordine degli Architetti di Novara e Vco. Tema di questa seconda edizione del novarArchitettura, come verrà ampiamente spiegato nel corso della presentazione odierna, sarà il territorio.

Ma non il territorio fine a se stesso, lo scopo di porre il territorio al centro della ricerca di questa edizione di novarArchitettura è quello di reinterpretare i luoghi attraverso i progetti e gli intenti che ne sappiano affrontare la valorizzazione, tendendo al suo recupero e all’utilizzo sostenibile, ma anche con le sue numerose contraddizioni.

Un territorio e una ricerca a tutto tondo quindi, che sappiano e possano affrontare il tema della reinterpretazione cdei luoghi nell’accezione più ampia possibile.

Non solo città quindi, novarArchitettura, punta il suo obiettivo oltre che sugli splendidi nuclei urbani del novarese, anche su quelle aree, considerate spesso marginali, che delle volte risultano abbandonate e dismesse.

Aree che in ogni caso costituiscono spesso un’opportunità urbanistica e architettonica da affrontare.

L’obiettivo principale di novarArchitettura, infattirisulta essere proprioquello di avvicinare i cittadini alle tematiche dell’architettura e della pianificazione, rendendo partecipe la popolazione tutta delle trasformazioni urbane ed extra-urbane che coinvolgono il territorio e ne prevedano gli sviluppi futuri. ” novarArchitettura 2.0.15″ si propone di sensibilizzare le persone sui grandi temi attuali, sulle sfide della nostra epoca: consumo di territorio, il degrado del territorio di margine, la riqualificazione delle grandi aree dismesse, l’alterazione del paesaggio.

 

La manifestazione, che sarà presentata oggi giovedì 16 luglio alle ore 21 a Casa Bossi. Una scelta non casuale quella d Casa Bossi, l’edificio antonelliano infatti era già stato protagonista durante la prima edizione di “novarArchitettura” di una straordinaria mostra firmata dall’indimenticato Gabriele Basilico.

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