La top ten dell’Expo 2015 (seconda parte)
I padiglioni più belli e quelli assolutamente da visitare per chi andrà all’ Expo 2015
Continua il nostro personale viaggio all’interno del mondo dell’esposizione mondiale milanese
Padiglione Expo 2015 dell’Ungheria
Il padiglione ungherese è stato disegnato dai progettisti Attila Ertsey, Ágnes Herczeg e Sándor Sárkány, e sarà realizzato su tre piani. Le forme e i materiali rappresentano le linee principali dell’architettura ungherese secondo i principi dell’architettura organica. La zona centrale del Padiglione con cui l’Ungheria parteciperà all’esposizione milanese è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici, che riportano a radici antiche evidenziando il rapporto mistico con la natura.
Padiglione Expo 2015 Cina
Per la prima volta, in 163 anni di storia delle Esposizioni Universali, un’impresa cinese potrà disporre di un padiglione tutto suo. La casa del “ paese Cina” è realizzata da Vanke, multinazionale cinese leader nel real estate, che ha affidato all’archistar Daniel Libeskind il progetto del Padiglione cinese. Il padiglione cinese è direttamente ispirato ad una serie di evocazioni che spaziano dall’antico pensiero di Confucio e Lao Tzu, al Rinascimento e all’arte contemporanea. Architettonicamente, le geometrie sinuose e un senso di continuo fluire tra l’interno e l’esterno, accompagnano il visitatore in un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, la tradizione, i valori e le relazioni umane.
Padiglione Expo 2015 Repubblica Ceca
Il padiglione della Repubblica Ceca Non sarà solo uno spazio espositivo ma anche un’esperienza che non finirà con Expo 2015. La proposta vincente del giovane duo di architetti Chybík + Kristof. Al piano terra i visitatori potranno trovare le aree shop e ristorante, al primo e secondo le esposizioni, sul tetto infine il giardino, per un totale di circa 350 metri quadrati.
Padiglione Expo 2015 Regno Unito
Il design è ispirato al ruolo unico che gli alveari hanno nel nostro ecosistema e rappresenta lo spirito della partecipazione del Regno Unito a Expo Milano ’15. L’abilità artistica inglese ispira da sempre tutto il mondo e Wolfgang Buttress, il vincitore della competizione lanciata per scegliere l’architettura del padiglione, ha tradotto in termini progettuali la forza del design britannico. Il padiglione britannico, risulterà esteso su un lotto complessivo di 1910 metri quadri e sembra voler lasciare un segno nell’esperienza di tutti i visitatori che proveranno l’esperienza dell’esposizione mondiale.
Padiglione Expo 2015 Emirati Arabi Uniti
Il Padiglione realizzato dagli Emirati Arabi Uniti si estende su uno spazio complessivo di 4.386 metri quadri, ed è progettato da una vera e propria archistar mondiale.
Lo spazio espositivo degli Emirati Arabi è infatti progettato da Foster+Partners con muri di sabbia increspata dal vento alti dodici metri l’ingresso, delineato da uno schermo video lungo settantacinque metri, risulta un vero e proprio falaj digitale. Il futuristico Padiglione è provvisto inoltre di sistemi di recupero dell’acqua piovana e celle fotovoltaiche, ed è stato progettato tenendo in considerazione due climi: quello naturalmente fresco di Milano e quello assolato degli Emirati Arabi Uniti, destinazione del Padiglione alla conclusione dell’evento.