Lavori pubblici ad interim? Per il Cnappc bisogna “inaugurare una nuova stagione per il settore”
Le nuove Linee guida sui servizi di architettura e ingegneria sono un'occasione irripetibile per sviluppare il settore dei lavori pubblici.
“Ci auguriamo che le nuove Linee guida sugli affidamenti dei Servizi di architettura e ingegneria, varate dall’autorità Nazionale Anticorruzione” ha recentemente dichiarato il Cnappc “siano per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel suo ruolo ad interim di Ministro ai lavori pubblici, un occasione irripetibile per inaugurare una nuova stagione per il settore dei lavori pubblici”
“Una stagione in grado di produrre buona architettura pubblica e di condurci alla redazione di un nuovo codice dei contratti, ispirato, non solo alle direttive comunitarie che dovranno essere recepite, ma anche ai principi fondamentali della trasparenza e della libera concorrenza”
Il Cnappc, non manca neppure in questa occasione di sottolineare l’importanza di un corretto sviluppo del settore dei lavori pubblici per assicurare all’Italia una ripresa economico sociale che oramai tarda a vedersi.
Per il presidente degli architetti italiani, Leopoldo Freyrie “serve fare tesoro dello sforzo dell’Anac che ha riportato l’attenzione sulla qualità dell’offerta e sulla professionalità, in modo da privilegiare l’apertura del mercato della progettazione, la sua trasparenza e competitività, nonché la possibilità di valorizzare i giovani talenti.”
“E’ fondamentale che le Linee guida “ ha affermato Freyrie “prescrivano l’obbligo delle stazioni appaltanti di calcolare l’importo da porre a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e di ingegneria, applicando il Decreto parametri nonché estendano tale applicazione alle procedure di appalto integrato. Importante che chiariscano che le stazioni appaltanti non possono richiedere alcuna cauzione, provvisoria o definitiva, per partecipare a una gara d’appalto avente ad oggetto la redazione della progettazione e del piano di sicurezza e che ribadiscano che nei concorsi i criteri di valutazione devono essere qualitativi e legati al progetto, escludendo che siano previsti, nella fase di prequalifica, elementi di carattere economico”.
“Il cambiamento che sta investendo l’architettura e la gestione del territorio” ha concluso il presidente del Cnappc Freyrie “deve riguardare anche i lavori pubblici: il nostro auspicio è che il nuovo Codice degli Appalti oltre a comprendere la lotta alla corruzione e agli sprechi abbia come fine la buona architettura pubblica che, migliorando i luoghi e l’habitat, qualificherebbe il Paese”.