Legge di stabilità 2016: tutti gli interventi a favore degli architetti
Legge di stabilità 2016: i principali interventi di interesse per la categoria professionale di architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
Con la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, denominata “legge di stabilità 2016“, nei quasi mille commi dell’articolo unico sono stati inseriti numerosi interventi legislativi di interesse per lo svolgimento della professione di architetto.
In particolare al comma 819, viene esplicitata la possibilità che i Piani operativi POR e PON del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rientranti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2014/2020, si intendono estesi anche ai liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, ed espressamente individuati, dalle Linee d’azione per le libere professioni del Piano d’azione imprenditorialità 2020, come destinatari a tutti gli effetti dei fondi europei stanziati fino al 2020, sia diretti che erogati tramite Stati e regioni.
Al comma 91, poi, ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 40 per cento.
La legge di stabilità 2016 inoltre, al comma 74, in merito alle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e acquisto di mobili, vengono estese tali detrazioni a tutto il 2016, rendendo altresì possibile per i soggetti che si trovano nella no tax area in ambito IRPEF per i redditi percepiti da pensione, da lavoro dipendente, da lavoro assimilato a quello dipendente, da lavoro autonomo, da attività commerciali e lavoro autonomo non abituali, di optare per la cessione della propria detrazione fiscale in favore dei fornitori che hanno effettuato i predetti interventi.
Ai commi da 974 a 977 invece, vengono infine previste le risorse e le procedure per la predisposizione di un “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate, l’accrescimento della sicurezza territoriale, al potenziamento delle prestazioni urbane anche in termini di mobilità sostenibile, sviluppo di pratiche di inclusione sociale, come quelle del terzo settore e del Servizio civile, all’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati; per il finanziamento del programma viene prevista l’istituzione di un apposito Fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2016.