Chi pensa ai Liberi Professionisti? Danni economici causati da Coronavirus
La federazione nazionale architetti e ingegneri liberi profgessionisti chiede al Governo misure per contenere i danni economici causati dall'effetto Coronavirus.
“In queste ore, nei prossimi giorni e forse nei prossimi mesi, i professionisti saranno costretti a rallentare e a ridurre le loro attività, o a fermarsi del tutto, per via del rischio di contrarre il virus, per via delle restrizioni emanate dal Governo e per via del sentimento, giustificato e logico, di paura che si diffonde tra la gente e tra la committenza”.
Lo dichiara il presidente Nazionale della Federazione Nazionale Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti (FNAILP) Pasquale Giugliano che lancia l’allarme sui rischi, anche economici, per i professionisti tecnici.
Tra le misure per il contenimento della diffusione della malattia c’è la chiusura di tutte le attività economiche e sociali; FNAILP ha però messo in evidenza che mentre sono previste tutele nei confronti di dipendenti pubblici e privati (per i privati è prevista la cassa integrazione momentanea), per i liberi professionisti coinvolti sembrano non essere stati presi ancora provvedimenti.
La Federazione dei professionisti ha sottolineato che “da anni le libere professioni intellettuali sono state oggetto delle più gravi e mortificanti vessazioni mai applicate ai lavoratori, hanno subito attacchi che ne hanno diminuito fortemente la certezza di un futuro, hanno subito provvedimenti da macelleria sociale (per esempio il più grave di tutti: l’eliminazione delle tariffe minime per i lavori privati) divenendo di fatto l’unica categoria sociale che non gode più di nessun criterio di proporzionalità tra retribuzione e lavoro, così come invece avviene attraverso i minimi salariali o gli stipendi per tutto il resto dei lavoratori sia pubblici che privati.
Per questo FNAILP chiede al Governo di prendere provvedimenti per far fronte alla drammatica situazione economica che si aggiunge alla già precaria situazione in cui versa la categoria.
Quali sono le altre iniziative di ordine e associazioni professionali collegate al diffondersi del pericolo Coronavirus?
Stop alle riunioni UNI, dove i tecnici vengono, e tornano, in ogni parte di Italia. Stop alle Assemblee delle Associazioni e dei Consigli Nazionali, dove i rappresentanti vengono, e tornano, da tutta Italia. Stop alla formazione frontale dei professionisti. E soprattutto sospensione o rinvio delle manifestazioni fieristiche, in sintonia con le misure prese dal mondo della moda, dalle fiere della telefonia mobile. Tutti in azione per evitare di creare occasioni di contagio. Rinviate molte attività programmate dal CONSIGLIO NAZIONALE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI, per evitare spostamenti dei referenti ai lavori provenienti da ogni parte d’Italia. Chiuse in via precauzionale anche le sedi di molti Collegi territoriali.
I tecnici – si legge sulle pagine web di Donne Geometra– che non riescono a rinviare sopralluoghi nei cantieri, sono chiamati alla massima cautela e prudenza, utilizzando i dispositivi di protezione individuali e rispettando le indicazioni impartite dal Ministero della Salute. Da evitare laddove possibile le riunioni di più persone in studio o in ambienti chiusi e la frequentazione degli Uffici affollati, oltre le riunioni di Condominio. Tossire nel gomito, evitare di abbracciare, baciare e di dare la mano per il saluto. Non toccarsi gli occhi e la bocca. Rispettare i 2 metri di distanza dalle persone. Lavarsi sempre le mani! Pulire le superfici con cloro e alcool.