venerdì, Novembre 15, 2024
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Attualità

“L’INNESTO” vince C40 REINVENTING CITIES per l’area Scalo Greco Breda di Milano

Con L’INNESTO, la periferia milanese si arricchisce di un nuovo principio insediativo, caratterizzato da una molteplicità di spazi aperti di relazione.

L’INNESTO vince C40 REINVENTING CITIES: nuovo volto per Milano
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L’INNESTO, il primo progetto di “Housing Sociale” Zero Carbon proposto dal team rappresentato da Fondo Immobiliare Lombardia (FIL) gestito da Investire sgr, con Fondazione Housing Sociale (FHS) come partner strategico, Barreca & La Varra per il progetto architettonico e del paesaggio, e Arup Italia per la progettazione ambientale e urbanistica, vince il concorso “C40 Reinventing Cities” per l’area Scalo Greco-Breda a Milano.

Con L’INNESTO, la periferia milanese si arricchisce di un nuovo principio insediativo, caratterizzato da una molteplicità di spazi aperti di relazione (portici, piazze, broletti) attorno a edifici residenziali scanditi da importanti servizi (Circular Economy District, Community Food Hub, Zero Waste Food Store). Tra le case e lo spazio pubblico, la relazione è mediata da una serie di “diaframmi” verdi (orti privati, orti didattici, viale dei gelsi, frutteti, community gardens, macchie boschive). Come in un bosco, dove la massima biodiversità consente una maggiore ricchezza e varietà, così questo ampio ventaglio di forme di spazi aperti consentirà una notevole diversità di forme di interazione tra le persone, tanti modi di stare assieme nello spazio aperto. Ma questa varietà caratterizza anche la forma degli edifici – costruiti con una tecnologia mista che prevede l’utilizzo combinato di legno e calcestruzzo – che sono ricchi di logge, balconi, portici, terrazze. La vita domestica come la vita pubblica lasciano la loro “impronta” nell’architettura e nello spazio della città.

Gli obiettivi del bando di Reinventing Cities sono stati l’occasione per costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare dove al committente e ai progettisti si sono uniti i principali attori impegnati nella gestione del quotidiano e nella creazione di un futuro sostenibile.

Il gruppo di lavoro guidato da Fondo Immobiliare Lombardia (FIL) ha visto la collaborazione attiva dei gestori delle reti (quali ad esempio A2A Calore e Servizi e con il supporto di MM), delle principali organizzazioni impegnate nello sviluppo di progetti sociali (Delta Ecopolis, In-Domus, EStà, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, AIM, Arimo, Future Fond, Fungo Box, The Circle, Peverelli, Nazca Mondoalegre) ai quali si sono uniti prestigiosi atenei e centri di ricerca e di innovazione (Politecnico di Milano con il Professor Mario Motta, centro di ricerca TEBE – Technology Energy Building Environment – del Politecnico di Torino con il Professor Marco Filippi, Cresme Ricerche Spa, Cariplo Factory, Intesa San Paolo Innovation Center, Planet Idea), tutti soggetti singolarmente impegnati in progetti focalizzati nella creazione di nuovi modelli per l’abitare sostenibile, sia dal punto di vista energetico che sociale. Tale gruppo di lavoro è stato affiancato da un Team di professionisti internazionali di altissimo livello (Arup, Stantec, Barreca & La Varra, Mobility In Chain, Ariatta, Starching, Borlini & Zanini SA) e da un’impresa di costruzione e produzione di tecnologie costruttive innovative (Wood Beton), permettendo di trasformare in un progetto concreto delle idee estremamente ambiziose. Il lavoro prodotto da questo Think Tank rappresenta di per sé un risultato straordinario perché ha generato, oltre che il progetto per Reinventing Cities, soluzioni interessanti per sviluppi futuri su scala urbana. Questo Think Tank è un patrimonio oggi a disposizione per la città e la comunità per i suoi sviluppi futuri.

L’INNESTO ha la potenzialità e l’ambizione per diventare lo showroom delle nuove strategie di sostenibilità di Milano.

Sviluppo di un sistema innovativo di teleriscaldamento di quarta generazione (4GDH), alimentato da fonti di energia rinnovabili (che include un sistema di recupero di calore delle acque reflue). Progettazione di edifici “Nearly Zero Energy Buildings” integrata con sistemi costruttivi e tecnologici industrializzati con un mix ottimale di materiali sostenibili, identificati con l’obiettivo di minimizzare la produzione di CO2 e di rifiuti, consentendo di disassemblare e riciclare al 100% le strutture. Utilizzo delle best practice per la minimizzazione degli scavi trattando i terreni in loco con tecniche di bio-remediation, consentendo di riutilizzarlo per le aree verdi del progetto. Preservazione e sviluppo del cuore agricolo dell’area (orti, tetti verdi, “edible landscape”). Approccio integrato alla mobilità sostenibile per fornire ai cittadini una copertura completa di soluzioni per gli spostamenti, promuovendo il trasporto pubblico, i sistemi di sharing e la mobilità attiva, riducendo drasticamente il numero delle aree destinate a parcheggi privati. Insediamento del Circular Economy District promosso e gestito da primarie istituzioni (Cariplo Factory). Un impegno per la gestione integrata in un arco di 30 anni con l’utilizzo di strumenti innovativi e spazi condivisi in grado di creare valore aggiunto attraverso l’aggregazione “cucendo” relazioni tra i futuri abitanti, coinvolgendo inoltre l’intero quartiere: una Human Adaptive Zone.

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