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Edilizia

L’innovazione va a scuola: gli architetti alle prese con l’edilizia scolastica

L'Ordine degli Architetti di Torino, nell'ambito degli incontri Occasioni Urbane, organizza un dibattito di architettura dal titolo, L'innovazione va a scuola

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L’Ordine degli Architetti di Torino, nell’ambito degli incontri Occasioni Urbane, organizza un dibattito di architettura dal titolo, L’innovazione va a scuola, un’iniziativa, prevista per il 20 settembre 2016, che nasce con la volontà di stimolare delle riflessioni capaci di coinvolgere amministratori, imprenditori e professionisti nell’analisi del patrimonio di edilizia scolastica esistente e del ruolo fondamentale che l’architetto può rivestire nel processo di adeguamento e miglioramento di questi edifici.

L’innovazione va a scuola

L’incontro, dopo le periferie, gli ospedali, le università e il patrimonio abbandonato, si concentra sulle scuole, oggetto di una recente attenzione del Governo attraverso diversi piani di investimento.

Il XVI Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente fornisce alcuni numeri sugli edifici scolastici in Italia: su 6.310 scuole il 65% è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del ’74. Solo il 9,3% è stato edificato tra il 1991 e il 2014. Nel caso specifico del Piemonte, le scuole nate prima del 1974 sono il 75%. Solo l’1,2% degli edifici scolastici rispetta la normativa antisismica (l’8,7% in tutta l’Italia).

Alla luce di questi dati appare evidente come il patrimonio scolastico richieda interventi per manutenzione ordinaria e straordinaria o, addirittura, nuove costruzioni. Non di rado, infatti, gli edifici scolastici non rispondono ai criteri di organizzazione dello spazio pedagogico in linea con le nuove frontiere.

La messa in sicurezza, in questa ottica, è una condizione fondamentale ma non sufficiente per avviare un processo di rinnovamento del patrimonio scolastico italiano.

Il dibattito si articolerà proprio intorno a questi argomento, si chiederà come deve essere una scuola per rispondere ai nuovi modelli educativi e didattici, come può l’architetto progettare scuole innovative, in che modo la scuola è in grado di affrontare la rivoluzione culturale del metodo di insegnamento e quali sono le prospettive per il territorio torinese.

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