mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Urbanistica

L’Inu lancia l’allarme per quanto riguarda il Piano casa ligure

Il piano casa ligure elaborato dalla Giunta regionale si configura come un vero e proprio superamento dell’ordinaria pianificazione urbanistica in Liguria.

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“ Il piano casa ligure elaborato dalla Giunta regionale si configura come un vero e proprio superamento dell’ordinaria pianificazione urbanistica in Liguria”

Una prospettiva che non può che suscitare la preoccupazione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. 

“Se il piano casa ligure dovesse venire approvato così come è stato costruito dall’esecutivo regionale verrebbe ad essere istituzionalizzata la sostanziale deregolamentazione della densificazione di zone urbane anche di pregio” afferma l’Inu attraverso una nota stampa diffusa alle principali testate giornalistiche italiane “stesso effetto di facilitazione si avrebbe per la progressiva lottizzazione delle aree extraurbane, siano esse di presidio che agricole, anche attraverso il trasferimento di volumi da altre parti di città, a condizione di convenzionare la realizzazione delle dovute opere di urbanizzazione con il Comune. Ci sarebbe inoltre la sostanziale deregolamentazione degli interventi in porzioni di territori prima esclusi come i parchi che possono costituire, in particolare in riferimento alla possibilità di agire sulle pertinenze senza vincoli di destinazione d’uso, un bacino di edificabilità significativo stante le caratteristiche dell’edificato ligure. Si configurerebbe infine una sostanziale libertà di agire senza limitazioni anche su edifici condonati”.

 

Il piano casa ligure, per l’istituto di urbanistica, si configurerebbe come una scorciatoia perversa per aggirare quello che viene vissuto dal nuovo esecutivo regionale come un eccesso di regolazioni stratificatesi nel tempo e rette da procedure troppo complicate che, calate in un contesto recessivo come quello attuale, hanno determinato una risposta tanto invasiva e aggressiva. La sfida maestra rimane invece quella di mettere mano a una faticosa ma potenzialmente proficua attività di elaborazione, proposta e diffusione di diversi modelli di governo, tutela e valorizzazione della qualità del nostro territorio, che contempli anche la semplificazione ma in un contesto ordinario e non derogatorio. In tempo utile affinché l’esempio non dilaghi a livello nazionale.

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