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Edilizia

Norme igienico-sanitarie per costruzioni: misure minime di stanze e altezze

Norme igienico-sanitarie per costruzione e ristrutturazione: scopri le misure minime di stanze, altezze interne, superfici, finestre e regolamenti edilizi comunali.

Norme igienico-sanitarie per costruzioni: misure minime di stanze e altezze
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Tutte le misure minime di stanze e relative altezze. Quando si affronta la costruzione o la ristrutturazione di un edificio, l’osservanza delle norme igienico-sanitarie è fondamentale per assicurare un ambiente abitativo salubre. Le direttive, sancite dal Decreto Ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975, definiscono non solo le misure minime degli spazi abitativi, ma anche le condizioni necessarie per garantire un’adeguata qualità della vita all’interno delle abitazioni. In questo articolo, esploreremo le principali disposizioni normative riguardanti le altezze minime, le superfici delle stanze, la presenza obbligatoria di finestre e le dimensioni minime dei bagni, oltre a considerare le specifiche regole edilizie comunali.

  1. Altezza minima interna
  2. Superficie abitabile per abitante
  3. Alloggio monostanza
  4. Impianti di riscaldamento
  5. Illuminazione naturale e ventilazione
  6. Servizi igienici e protezione acustica
  7. Regolamenti edilizi
  8. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Norme igienico-sanitarie per costruzione e ristrutturazione: scopri le misure minime di stanze, altezze interne, superfici, finestre e regolamenti edilizi comunali.

Per costruire da zero o ristrutturare un edificio o un appartamento, è essenziale attenersi a specifiche norme igienico-sanitarie in fase di progettazione. Queste norme, definite dal Decreto Ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975, sono fondamentali per garantire un ambiente abitativo sano. Tra le direttive stabilite, vengono delineate anche le dimensioni minime delle stanze.

Altezza minima interna

L’altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è fissata a 2,70 metri. Tuttavia, per alcune tipologie di ambienti, come corridoi, disimpegni, bagni, gabinetti e ripostigli, questa misura può essere ridotta a 2,40 metri. Nei comuni montani situati al di sopra dei 1.000 metri sul livello del mare, è possibile una riduzione dell’altezza minima dei locali abitabili a 2,55 metri, tenendo conto delle condizioni climatiche locali e della tipologia edilizia locale.

Superficie abitabile per abitante

Per ogni abitante, deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a 14 mq per i primi quattro abitanti e a 10 mq per ciascuno dei successivi. Le stanze da letto devono avere una superficie minima di 9 mq se per una persona, e di 14 mq se per due persone. Ogni alloggio deve includere una stanza di soggiorno di almeno 14 mq. È inoltre fondamentale che le stanze da letto, il soggiorno e la cucina siano provvisti di finestre apribili per garantire un’adeguata illuminazione naturale.

Alloggio monostanza

Per gli alloggi monostanza, l’altezza minima interna rimane di 2,70 metri, salvo per i comuni montani con le misure ridotte già indicate. Un alloggio monostanza per una persona deve avere una superficie minima, comprensiva dei servizi, non inferiore a 28 mq, e non inferiore a 38 mq se per due persone.

Impianti di riscaldamento

Gli alloggi devono essere dotati di impianti di riscaldamento quando le condizioni climatiche lo richiedono. La temperatura dell’aria interna deve essere compresa tra i 18°C e i 20°C, mantenendo tali valori uniformi in tutti gli ambienti abitati e nei servizi, esclusi i ripostigli. Le superfici interne delle parti opache delle pareti non devono presentare tracce di condensazione permanente.

Illuminazione naturale e ventilazione

Tutti i locali, eccetto servizi igienici, disimpegni, corridoi, vani-scala e ripostigli, devono beneficiare di illuminazione naturale diretta. L’ampiezza delle finestre deve garantire un fattore luce diurna medio non inferiore al 2%, con una superficie finestrata apribile non inferiore a 1/8 della superficie del pavimento. In caso di ventilazione naturale insufficiente, è necessario ricorrere a sistemi di ventilazione meccanica centralizzata per assicurare l’aspirazione di fumi, vapori ed esalazioni.

Servizi igienici e protezione acustica

Le stanze da bagno devono avere un’apertura esterna per il ricambio dell’aria o essere dotate di impianti di aspirazione meccanica. Almeno una stanza da bagno per alloggio deve disporre di vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, e lavabo. I materiali utilizzati per la costruzione degli alloggi devono garantire un’adeguata protezione acustica contro rumori da calpestio, traffico, impianti e apparecchi, nonché rumori provenienti da alloggi contigui o spazi comuni.

Regolamenti edilizi

Oltre alle disposizioni nazionali, ogni Comune può definire criteri aggiuntivi nel proprio Regolamento Edilizio, in base alle caratteristiche specifiche del territorio. Questo regolamento comprende norme che regolano gli aspetti igienico-tecnici, estetici e di sicurezza delle abitazioni e delle loro pertinenze.

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