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Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007 – 2013

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELIBERA 11 luglio 2012
Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007 – 2013. Revisione delle modalita’ di attuazione del meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» e riparto delle risorse residue. (Delibera n. 79/2012). (12A11598)
(GU n.255 del 31-10-2012)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Visto il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio
2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, che
abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 e visti in particolare gli
articoli 27 e seguenti che prevedono l’adozione del Quadro strategico
nazionale (QSN) quale strumento per la programmazione dei detti
Fondi;
Visto il Quadro strategico nazionale Italia 2007-2013, adottato con
la decisione della Commissione europea n. C(2007)3329 del 13 luglio
2007;
Visto il paragrafo III. 4, del Quadro strategico nazionale relativo
agli obiettivi di servizio;
Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289
(legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, con i quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell’economia e delle finanze
e il Ministero delle attivita’ produttive, i Fondi per le aree
sottoutilizzate, coincidenti con l’ambito territoriale delle aree
depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall’art.
19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993;
Visto l’art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d’investimento pubblico debba essere dotato di un
codice unico di progetto (CUP);
Visto l’art. 1, comma 2, della legge 17 luglio 2006, n. 233, di
conversione del decreto-legge 8 maggio 2006, n. 181, che trasferisce
al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento per le
politiche di sviluppo e di coesione le funzioni di cui all’art. 24,
comma 1, lettera c) del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300,
ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS);
Vista la legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha convertito, con
modificazioni, il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione,
la competitivita’, la stabilizzazione della finanza pubblica e la
perequazione tributaria;
Visto l’art. 7, commi 26 e 27, della legge 30 luglio 2010, n. 122 –
di conversione del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 – che ha
attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri le funzioni in
materia di politiche di sviluppo e di coesione, prevedendo che lo
stesso Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato
si avvalgano, per l’esercizio di tali funzioni, del Dipartimento per
lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo
economico;
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6 che per la tracciabilita’ dei flussi finanziari a fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP
ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi speciali
per la rimozione degli squilibri economici e sociali, in attuazione
dell’art. 16 della legge delega 5 maggio 2009, n. 42 e in particolare
l’art. 4 del medesimo decreto legislativo, il quale dispone che il
FAS di cui all’art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la
denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e sia
finalizzato a dare unita’ programmatica e finanziaria all’insieme
degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che sono
rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del
Paese;
Vista l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29
luglio 2011, n. 3957, recante disposizioni urgenti in materia di
protezione civile che, per l’emergenza rifiuti nel comune di Palermo,
ha previsto, all’art. 1, lo stanziamento di una somma pari a 45
milioni di euro a valere sulle risorse del FSC destinate dalla
delibera n. 166/2007 al meccanismo premiale «Obiettivi di servizio»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13
dicembre 2011, con il quale e’ stata conferita la delega al Ministro
per la coesione territoriale ad esercitare le funzioni di cui al
richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative alla gestione del
richiamato Fondo per lo sviluppo e la coesione;
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U. n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha
definito il sistema per l’attribuzione del Codice unico di progetto
(CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al
punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004), con
la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve
essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la delibera di questo Comitato 22 dicembre 2006, n. 174 (G.U.
n. 95/2007), con la quale e’ stato approvato il QSN 2007-2013 e, in
particolare, il punto 5 ove si e’ disposto l’accantonamento di una
quota pari al 30 percento delle risorse del FSC attribuite nel
periodo 2007-2013 al Mezzogiorno per costituire una riserva generale
destinata, tra l’altro, a finanziare incentivi da attribuire in base
al raggiungimento degli «Obiettivi di servizio»;
Vista la propria delibera 3 agosto 2007, n. 82 (G.U. n. 29/12/2007)
che definisce le procedure e le modalita’ di attuazione del
meccanismo premiale collegato agli «Obiettivi di servizio»;
Vista la delibera di questo Comitato 21 dicembre 2007, n. 166 (G.U.
n. 123/2008), relativa all’attuazione del Quadro strategico nazionale
(QSN) 2007-2013 e alla programmazione del FSC per lo stesso periodo,
che destina l’importo di 3.012 milioni di euro al progetto «Obiettivi
di servizio»;
Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n.
1 – Allegato (G.U n. 80/2011) che ridefinisce obiettivi, criteri e
modalita’ di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate
e, per effetto della riduzione della dotazione finanziaria disposta
dall’art. 2 del decreto-legge n. 78/2010, ridetermina l’importo
disponibile per il richiamato progetto «Obiettivi di servizio» in
2.409,60 milioni di euro;
Viste le delibere di questo Comitato n. 62/2011 (G.U. n. 304/2011)
e n. 78/2011 (G.U. n. 17/2012), con le quali sono disposte ulteriori
riduzioni del progetto concernente gli «Obiettivi di servizio»,
rispettivamente di 1.110,95 e di 209,85 milioni di euro, con
rideterminazione in 1.088,8 milioni di euro dell’importo destinato al
detto progetto;
Considerato che, al netto della richiamata finalizzazione di 45
milioni di euro di cui all’OPCM n. 3957/2011 e dell’assegnazione di
12 milioni di euro destinati all’accompagnamento dell’iniziativa
Obiettivi di servizio e alla produzione dei relativi indicatori di
cui alle richiamate delibere nn. 82 e 166/2007, risultano 1.031,80
milioni di euro residui disponibili per il progetto Obiettivi di
servizio;
Visto il Piano di azione coesione concernente, tra l’altro, il
miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud, concordato con
le regioni del Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea il 15
novembre 2011 e i successivi aggiornamenti del 3 febbraio e dell’11
maggio 2012;
Vista la proposta del Capo di Gabinetto, d’ordine del Ministro per
la coesione territoriale n. 1464 del 18 giugno 2012 concernente,
nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013, il
riparto e le modalita’ di riprogrammazione della riserva premiale per
gli «Obiettivi di servizio», con la quale e’ stata trasmessa la
relativa nota informativa e l’unito allegato tecnico, predisposti dal
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica – Unita’ di
valutazione degli investimenti pubblici (UVAL);
Considerato che nella menzionata proposta si evidenzia che:
il sistema degli «Obiettivi di Servizio» prevedeva, per le otto
regioni meridionali e per il Ministero dell’istruzione, universita’ e
ricerca, target quantificati per 11 indicatori statistici (di cui
all’allegato 1 della delibera n. 82/2007) da conseguire al 2013 e
riferiti a quattro obiettivi relativi agli ambiti dell’istruzione (il
solo rilevante per il Ministero dell’istruzione, universita’ e
ricerca), dei servizi di cura per l’infanzia e gli anziani, della
gestione dei rifiuti urbani e del servizio idrico integrato;
alle amministrazioni si chiedeva un impegno a programmare
interventi adeguati per il raggiungimento dei target, attraverso la
predisposizione di un Piano d’azione per gli «Obiettivi di servizio»,
prevedendo verifiche e attribuzioni di premi intermedie al 2009 e
finali al 2013;
la significativita’ del meccanismo premiale si e’
progressivamente affievolita, a seguito della mancata attribuzione
dei premi intermedi e successivamente, nel 2011, con il richiamato
ridimensionamento a 1.031,80 milioni di euro, delle risorse premiali
residue disponibili;
Considerato inoltre che nella proposta si sottolinea
l’opportunita’, nel procedere al riparto del detto importo di
1.031,80 milioni di euro, di tenere conto degli sforzi compiuti dalle
amministrazioni nel perseguimento degli obiettivi fino al 2010 e del
principio delle condizionalita’ ex ante previsto per la nuova
programmazione 2014-2020, di cui alla relativa proposta di
regolamento generale del Parlamento europeo e del Consiglio;
Considerato in particolare che, nella citata proposta e nel
relativo allegato tecnico, viene previsto che per l’assegnazione dei
premi intermedi sono aggiornate le risultanze istruttorie del gruppo
tecnico centrale in base ai seguenti principi:
i premi potenziali di riferimento per ciascun obiettivo e
indicatore, preso atto delle minori risorse premiali complessivamente
disponibili, sono decurtati in proporzione alle riduzioni delle
risorse premiali complessive e rideterminati in 257,95 milioni di
euro per ciascuno dei quattro ambiti di riferimento (in materia di
servizi di istruzione, di cura all’infanzia e agli anziani, di
rifiuti e acqua) e appostati a ciascuno degli 11 indicatori nelle
precedenti proporzioni;
i coefficienti di premio sono ricalcolati sulla base dei valori
degli indicatori al 2010, ove disponibili, considerando pero’ – in
caso di mancato avanzamento dell’indicatore – il dato gia’
considerato nella precedente istruttoria del gruppo tecnico se piu’
favorevole all’amministrazione;
i coefficienti di premio sono calcolati rimuovendo il vincolo del
tetto del 50% per l’attribuzione del premio potenziale nel caso di
riduzione della distanza tra target finale e valore di base superiore
al 50% anche per i casi in cui non sono disponibili dati aggiornati
al 2010, ad esclusione delle ipotesi di mancato avanzamento
dell’indicatore rispetto alla precedente istruttoria del gruppo
tecnico;
rimangono ferme tutte le altre regole disposte dalla delibera n.
82/2007 per il calcolo dei premi intermedi e adottate nella
precedente istruttoria del gruppo tecnico;
Considerato inoltre che, nella citata proposta si stabilisce che le
risorse disponibili dopo l’attribuzione del premio intermedio, per
favorire il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi, vanno
comunque assegnate alle amministrazioni interessate sulla base della
chiave di riparto consolidata del FSC e debbono essere utilizzate
tenendo conto del richiamato principio di condizionalita’;
Visto il parere favorevole sulla proposta in esame espresso dalla
Conferenza Stato-regioni nella seduta del 6 giugno 2012 che ha
previsto, inoltre, la devoluzione di un contributo di solidarieta’ a
favore di interventi per le scuole danneggiate dagli eventi sismici
iniziati il 20 maggio 2012 nella regione Emilia- Romagna a valere
sulle risorse disponibili dopo l’attribuzione del premio intermedio;
Tenuto conto dell’esame della proposta svolto ai sensi del vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62);
Vista la odierna nota n. 2956-P, predisposta congiuntamente dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica
economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero
dell’economia e delle finanze e posta a base della presente seduta
del Comitato;
Su proposta del Ministro per la coesione territoriale;

Delibera:

L’importo di 1.031,80 milioni di euro, disponibile sul Fondo
sviluppo e coesione (FSC) per il finanziamento del meccanismo
premiale collegato agli «Obiettivi di servizio» per il periodo di
programmazione 2007- 2013, e’ ripartito a favore delle otto regioni
meridionali interessate e del Ministero dell’istruzione, universita’
e ricerca come segue.
1. Ripartizione delle risorse
1.1 I premi intermedi sono determinati e attribuiti per
amministrazione e obiettivi con le regole di calcolo di cui al
documento tecnico allegato alla proposta in esame, secondo la
ripartizione riportata nella seguente tabella 1 per un importo totale
pari a complessivi 326.390.048 euro.

Parte di provvedimento in formato grafico

1.2 Le risorse disponibili dopo l’attribuzione dei premi intermedi,
pari a 705.409.952 euro, sono ripartite tra le otto regioni
meridionali interessate sulla base della chiave di riparto del FSC
applicata al totale delle risorse residue per obiettivo dopo
l’assegnazione dei premi intermedi e, per l’obiettivo istruzione, tra
le otto regioni meridionali e il Ministero dell’istruzione,
universita’ e ricerca sulla base della chiave di riparto specifica,
secondo l’articolazione riportata nella seguente tabella 2.

Parte di provvedimento in formato grafico

1.3 A valere sul citato importo di 705.409.952 euro, una quota di
50.000.000 euro viene destinata, a titolo di contributo di
solidarieta’, al finanziamento di interventi per le scuole
danneggiate dagli eventi sismici iniziati il 20 maggio 2012 nella
regione Emilia-Romagna, con onere posto a carico delle
amministrazioni interessate agli «Obiettivi di servizio» in misura
proporzionale alle singole quote di riparto del detto importo di
705.409.952 euro, come previsto nel richiamato parere della
Conferenza Stato-regioni del 6 giugno 2012. La relativa ripartizione
e’ riportata nella seguente tabella 3 che aggiorna, di conseguenza
gli importi totali delle risorse residue assegnate della tabella 2.

Parte di provvedimento in formato grafico

2. Attuazione e monitoraggio
2.1 Il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica
assicurera’ la disponibilita’ dei dati per il monitoraggio degli
«Obiettivi di servizio» e l’attivita’ di valutazione dei risultati,
avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007 (punto 1.1.1 b
ii) non ancora utilizzate.
2.2 Il gruppo tecnico centrale di accompagnamento, operante presso
il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, viene
modificato nel gruppo tecnico dei referenti degli «Obiettivi di
servizio» cui partecipano tutti i referenti regionali per gli
Obiettivi di servizio e il Ministero dell’istruzione, universita’ e
ricerca per l’obiettivo istruzione. Il gruppo tecnico, che rimane
coordinato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica,
opera per assicurare l’accompagnamento nell’attuazione del nuovo
sistema e per definire iniziative comuni.
2.3 Le amministrazioni centrali attuatrici del Progetto di azioni
di sistema e assistenza tecnica a supporto degli «Obiettivi di
servizio» di cui alla delibera n. 82/2007 (punto 3), proseguiranno
nel sostegno alle amministrazioni regionali, in accordo con il
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e tenendo conto,
nella definizione delle attivita’ da realizzare, dei risultati
pregressi e delle effettive esigenze che emergeranno alla luce dei
nuovi indirizzi, avvalendosi delle risorse della delibera n. 166/2007
(punto 1.1.1 b iii) non ancora utilizzate.
2.4 Le amministrazioni regionali e il Ministero dell’istruzione,
universita’ e ricerca continueranno ad aggiornare il Piano di azione
degli «Obiettivi di servizio» gia’ redatto ai sensi della citata
delibera n. 82/2007 (punto 1) e a predisporre i rapporti annuali di
esecuzione.
3. Regole per l’utilizzo dei premi intermedi e delle risorse residue
da parte delle amministrazioni assegnatarie
3.1 I premi intermedi di cui alla precedente tabella 1 dovranno
essere di norma utilizzati per l’obiettivo di riferimento a cui il
premio si riferisce, fatta salva la possibilita’ di motivare e di
concordare con il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione
economica il loro utilizzo in uno o piu’ degli altri ambiti del
sistema. La possibilita’ di non utilizzare le risorse premiali
nell’ambito in cui queste sono maturate e’ giustificata nel caso in
cui in tale ambito siano gia’ stati conseguiti i target degli
«Obiettivi di servizio», oppure siano gia’ stati finanziati e avviati
gli interventi necessari per il raggiungimento dei target. Inoltre,
lo spostamento delle risorse premiali in altri ambiti degli
«Obiettivi di Servizio» puo’ essere giustificato nel caso in cui si
dimostri che la concentrazione di risorse e’ risolutiva per il
conseguimento dell’obiettivo previsto.
3.2 Nel definire l’utilizzo delle risorse premiali per i diversi
obiettivi, le regioni dovranno valutare se e come destinare risorse
ai comuni e agli altri enti del territorio responsabili
dell’erogazione dei servizi, quando cio’ sia stato oggetto di
decisioni formali.
3.3 Le risorse residue di cui alla precedente tabella 3 saranno
utilizzate per uno o piu’ degli ambiti originari degli «Obiettivi di
servizio», sulla base dei risultati gia’ conseguiti o conseguibili
rispetto ai target previsti.
3.4 L’utilizzo delle risorse residue sara’ subordinato al rispetto
di alcuni requisiti necessari per garantire l’efficace realizzazione
degli interventi, in linea con i seguenti principi:
la funzionalita’ degli interventi proposti al raggiungimento
degli obiettivi;
la concreta fattibilita’ degli interventi proposti;
il recepimento degli orientamenti e delle normative comunitarie
rilevanti per l’efficacia nell’ambito in cui si propone di effettuare
gli interventi.
3.5 Tali principi troveranno specificazione operativa, per ogni
regione e per il Ministero dell’istruzione, universita’ e ricerca, in
accordo con il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione,
considerate le proposte delle amministrazioni e l’aggiornamento dei
Piani d’azione degli «Obiettivi di servizio».
3.6 L’aggiornamento dei Piani d’azione degli «Obiettivi di
servizio», da definire entro il 31 ottobre 2012 (confermando cosi’ la
tempistica gia’ disposta per i rapporti annuali di esecuzione),
dovra’ fornire un quadro completo e attuale degli interventi
realizzati, in corso e previsti per il conseguimento degli obiettivi
di ciascun ambito, con tutte le fonti ordinarie e aggiuntive di
finanziamento disponibili. Tra questi interventi saranno evidenziati
in modo distinto quelli che si intende finanziare con i premi
intermedi e quelli che si intende finanziare con le risorse residue,
con indicazione dei relativi cronoprogrammi. Nei Piani verra’ inoltre
aggiornato il quadro delle azioni di tipo normativo, regolamentare,
organizzativo e gestionale necessarie per l’efficace realizzazione
degli interventi e il rispetto dei principi di cui ai precedenti
punti 3.4 e 3.5.
3.7 In considerazione dell’adozione di regole anticipatorie della
programmazione 2014-2020, l’insieme degli interventi finanziati con i
premi intermedi e con le risorse residue entrera’ a far parte del
Piano d’azione coesione del quale seguira’ le regole di
programmazione, monitoraggio e valutazione.
3.8 In fase di aggiornamento dei Piani di azione degli «Obiettivi
di servizio», il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione,
concordera’ con le singole amministrazioni, sulla base di appropriata
istruttoria tecnica, le schede di utilizzo dei premi intermedi e
delle risorse residue che costituiranno poi parte del Piano di azione
coesione e saranno allegate al Piano di azione degli «Obiettivi di
servizio» per la singola amministrazione. Tali schede conterranno
tutte le informazioni utili all’identificazione degli interventi
previsti e dei relativi soggetti attuatori, degli indicatori
pertinenti, dei cronoprogrammi e degli impegni assunti per
consentirne la corretta attuazione.
3.9 L’attuazione degli interventi, sulla base dei contenuti
concordati nelle schede di utilizzo dei premi e delle risorse
residue, avverra’ con gli strumenti di attuazione diretta di cui alle
delibera n. 166/2007 (punto 2.4.3).
3.10 Le risorse premiali e residue potranno essere trasferite a
partire dal gennaio 2013, dopo il perfezionamento delle schede,
secondo le modalita’ gia’ previste per le risorse del FSC dalla
delibera n. 166/2007 (punto 7.1). Il monitoraggio degli interventi
avverra’ secondo le modalita’ previste per tutti gli interventi
finanziati dal FSC per il periodo 2007-2013 e prevedra’ anche – come
per tutti gli interventi pertinenti il Piano d’azione coesione – un
codice identificativo che riconduca gli interventi finanziati alle
risorse premiali e alle risorse residue degli «Obiettivi di
servizio». L’attuazione concreta, e quindi la spesa relativa, dovra’
essere realizzata secondo i cronoprogrammi e, comunque, non oltre il
periodo gia’ previsto dalla delibera n. 166/2007 (punto 7.2) per
l’impiego delle risorse assegnate a valere sulle risorse premiali
degli «Obiettivi di servizio».
3.11 Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente delibera
va evidenziato, ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, nella
documentazione amministrativa e contabile riguardante i detti
interventi.
Roma, 11 luglio 2012

Il Presidente: Monti
Il Segretario: Barca

Registrato alla Corte dei conti il 18 ottobre 2012
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell’economia e delle
finanze registro n. 9, Economie e finanze, foglio n. 321