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TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 7 agosto 2012, n. 129

Ripubblicazione del testo del decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129 (in Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 184 dell’8 agosto 2012), convertito, senza modificazioni, dalla legge 4 ottobre 2012, n. 171 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale – alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della citta’ di Taranto.». (12A10744)

(GU n. 234 del 6-10-2012)

Avvertenza:
Si procede alla ripubblicazione del testo del decreto-legge citato in epigrafe corredato delle relative note, ai sensi dell’articolo 8, comma 3, del regolamento di esecuzione del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull’emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 1986, n. 217.
Il testo delle note qui pubblicato e’ stato redatto ai sensi dell’art.10, comma 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull’emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali e’ operato il rinvio. Resta invariato il valore e l’efficacia dell’atto legislativo qui trascritto.

Art. 1

1. Per assicurare l’attuazione degli interventi previsti dal Protocollo d’intesa del 26 luglio 2012, di seguito denominato: «Protocollo», compresi quelli individuati per un importo complessivo pari ad euro 110.167.413 dalle delibere CIPE del 3 agosto 2012, afferenti a risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione gia’ assegnate alla regione Puglia e ricomprese nel predetto Protocollo, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e’ nominato, senza diritto ad alcun compenso e senza altri oneri per la finanza pubblica, un Commissario straordinario, di seguito denominato: «Commissario» autorizzato ad esercitare i poteri di cui all’articolo 13 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, e successive modificazioni. Il Commissario resta in carica per la durata di un anno, prorogabile con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

2. Restano fermi gli interventi di carattere portuale previsti dal Protocollo con oneri propri della relativa Autorita’ portuale. A tale fine, e’ assicurato il coordinamento fra il Commissario di cui al comma 1 ed il commissario straordinario dell’Autorita’ portuale di Taranto.

3. All’attuazione degli altri interventi previsti nel Protocollo sono altresi’ finalizzate, nel limite di 20 milioni di euro, le risorse disponibili nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’esercizio finanziario 2012, destinate a trasferimenti alle regioni per interventi di carattere ambientale e per la tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico, ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.

4. Le risorse di cui alle delibere indicate nel comma 1 e quelle di cui al comma 3 sono trasferite alla regione Puglia per essere destinate al Commissario, cui e’ intestata apposita contabilita’ speciale aperta presso la tesoreria statale.

5. Il Commissario e’ altresi’ individuato quale soggetto attuatore per l’impiego delle risorse del Programma operativo nazionale ricerca e competitivita’ dedotte nel Protocollo, e pari ad euro 30 milioni, da utilizzare mediante gli ordinari ed i nuovi strumenti di programmazione negoziata, nonche’ del Programma operativo nazionale reti e mobilita’, per un importo pari ad euro 14 milioni.

6. Per la realizzazione degli interventi di cui ai commi 1 e 3, e per ogni adempimento propedeutico o comunque connesso, il Commissario puo’ avvalersi, tramite delega di funzioni, di un soggetto attuatore, anch’esso senza diritto ad alcun compenso e senza altri oneri per la finanza pubblica, e puo’ in ogni caso avvalersi degli uffici e delle strutture di amministrazioni pubbliche, centrali, regionali e locali, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il Commissario puo’ altresi’ avvalersi di organismi partecipati, nei termini previsti dall’articolo 4, comma 2, del Protocollo. Alle spese di funzionamento degli organismi di cui al comma 1 dell’articolo 4 del Protocollo si provvede nell’ambito delle risorse delle Amministrazioni sottoscrittrici gia’ disponibili a legislazione vigente.

7. Ai fini dell’attuazione del presente articolo si applicano le disposizioni di cui all’articolo 2, commi 2-septies e 2-octies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, e successive modificazioni.

8. I finanziamenti a tasso agevolato di cui all’articolo 57, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, possono essere concessi, secondo i criteri e le modalita’ previsti dallo stesso articolo 57, anche per gli interventi di ambientalizzazione e riqualificazione ricompresi nell’area definita del Sito di interesse nazionale di Taranto. A tale fine, nell’ambito del Fondo istituito con l’articolo 1, comma 1110, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e’ destinata una quota di risorse fino ad un massimo di 70 milioni di euro.

Art. 2

1. L’area industriale di Taranto e’ riconosciuta quale area in situazione di crisi industriale complessa ai fini dell’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012 , n. 83.

Art. 3

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara’ presentato alle Camere per la conversione in legge.